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Londra, asta record per un quadro di Banksy (e non si è autodistrutto)

Asta dei record da Sotheby’s a Londra. Un dipinto di Banksy è stato venduto a 11,1 milioni di euro. Si tratta di una cifra senza precedenti per l’artista britannico noto soprattutto per i suoi provocatori murales da strada. Il quadro, Devolved Parliament, raffigura, in stile accademico, la Camera dei comuni di Westminster. Ma i deputati sono tutti scimpanzé.

Il precedente record per un’opera di Banksy apparteneva a Keep it Spotless, che nel 2008 andò all’incanto per Sotheby’s a New York per 1,8 milioni di dollari. Gli operatori avevano fissato la base d’asta per Devolved Parliament a 1,5-2 milioni di sterline al massimo.

“Oggi abbiamo fatto la storia”, ha commentato il battitore quando la vendita per Banksy si è chiusa alla cifra record di 11,1 milioni di euro. Il dipinto, largo quasi quattro metri e mezzo e alto due e mezzo, raffigura un parlamento di scimmie, con un titolo che è un gioco di parole: “Devolved Parliament” cioè “devoluto”, ma con un’allusione a un regresso evolutivo rappresentato dalle scimmie.

Fu dipinto nel 2009 ed esposto a Bristol, città natale di Banksy. Un anno fa esattamente, un’altra opera di Banksy, Girl with Balloon (Ragazza con palloncino), fece clamorosamente notizia. Durante l’asta del solito Sotheby’s, infatti, davanti ai presenti esterrefatti, l’opera fu distrutta da un tritacarta nascosto nella cornice.

Banksy, quadro si autodistrugge dopo essere stato battuto all'asta: la spiegazione
L’opera di Banksy che si è autodistrutta dopo essere stata battuta all’asta nel 2018

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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