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Parigi Fashion Week: la bellezza semplice di Hermes e lo sportivo sofisticato di Lacoste

Nadège Vanhee-Cybulski, direttrice creativa di Hermes, mette in scena in passerella per la nuova primavera/estate 2020 delle linee pulite, portabili, abiti costruiti con materiali preziosi.

Hermes, la bellezza semplice

 

Appaiono completi di pelle con colori calibrati e studiati, una perfetta cromia dotata di sfumature vibranti ed intense. Così come vuole lo spirito della maison. L’insieme è molto calibrato, un’esecuzione perfetta di verdi intensi dal malva al verde bosco e di marroni che virano per lo più alla terra bruciata. La casa di moda si conferma simbolo di un’eleganza discreta e mai ostentata. Così come lo sono gli accessori simbolo del brand: le borse Kelly e Birkin ed i foulard di seta. Nadège Vanhee-Cybulski rende omaggio alla storia di Hermes restando fedele all’estetica classica del brand. La pelle appare in quasi tutte le uscite: gonne, pantaloni, giacche, spolverini.

 

Appare anche il grembiule, indossato dagli artigiani della maison. Vuole essere la divisa moderna del cliente Hermes. L’acquirente di lusso cerca l’eleganza e la funzionalità ed in questo la casa di moda è maestra. Gli abiti di pelle sono comodi, muniti di tasche, con delle linee pulite. Le borse di grande fattura sono capienti e studiate per una donna che è sempre in viaggio ed in movimento. I sandali sono semplicissimi, piatti neri o marroni. Cosa ci è piaciuto? Le tuniche i pantaloni a gamba larga e i dettagli equestri, che rimandano alle origini della maison. Tutti i capi cadono sul corpo in maniera fluida come la seta.

Lacoste sulle tribune del Roland Garros

 

Lacoste sceglie di esibirsi proprio dove giocava Renè Lacoste, sul Roland Garros. Monsieur Lacoste, grazie alle T-shirt polo che realizzò nel 1933 divenne ricco e popolare. Il coccodrillo, simbolo della città della Provenza Nîmes, è infatti il marchio cucito sulla sinistra di tutti i suoi capi. Da sempre la maison celebra il mito della polo di cotone più famosa del mondo con il celebre simbolo dell’animale esotico.

 

Louise Trotter, da un anno nuovo direttore creativo del brand, ripropone in passerella le mitiche polo in piqué con il simbolo del coccodrillo, le giacche pantalone semplici da indossare in versione pastello giallo. Appaiono anche i pantaloni con la coulisse in vita per lui e per lei, i maglioni a V, le gonne plissé, i mocassini indossati con le calze sportive, le borse di canvas lavato. Il colore rosa è proposto anche per l’uomo. Il nostro parere? Un ritorno alla semplicità e all’eleganza, ad una facilità di indossare capi che vestano da mattina a sera. Forse è questo il successo di un marchio che rimane fedele allo spirito del suo fondatore. Uno sportivo sofisticato in grado di soddisfare una clientela sempre più internazionale ed esigente.

Elena Parmegiani

Moda & Style

Giornalista di moda e costume, organizzatrice di eventi e presentatrice. Consegue la Laurea Magistrale in Comunicazione Istituzionale e d’Impresa all’Università “La Sapienza” di Roma. Muove i primi passi lavorativi con gli eventi per il Ferrari Club Italia, associazione di possessori di vetture Ferrari. Da oltre quindici anni è il Direttore Eventi della Coffee House del prestigioso museo Palazzo Colonna a Roma; a cui di recente si è aggiunto quello di Direttore Eventi della Galleria del Cardinale Colonna. Ha organizzato e condotto molte sfilate di moda per i più importanti stilisti italiani. Come consulente è specializzata nella realizzazione sia di eventi aziendali, sia privati. Scrive di moda, bon ton (con una sua rubrica), arte e spettacolo. Esperta conoscitrice dei grandi nomi della moda italiana, delle nuove tendenze del Fashion e del Made in Italy. Cura anche la rubrica di Velvet dedicata al Wedding. 

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