Un ragazzo di appena 14 anni è stato ferito la sera del 4 ottobre da un colpo d’arma da fuoco a Hong Kong. Lo riferisce il South China Morning Post. Non è chiaro se il ferimento sia avvenuto per gli spari di un agente di polizia. Tutto è accaduto poco dopo 21 (le 15 in Italia). In una nota, tuttavia, la polizia ha ammesso che un suo uomo ha sparato colpi a Yuen Long dopo l’attacco di un corposo gruppo di manifestanti.

La situazione a Hong Kong è drammatica. Da giorni si susseguono le proteste contro la Cina da parte di studenti ma anche uomini e donne adulti della città-stato passata nel 1997 sotto la sovranità di Pechino. Cortei, sit-in, ma anche scontri violenti fra manifestanti armati di mazze e poliziotti con armi e gas lacrimogeni. Tutto ciò si svolge dal 1 ottobre scorso. Il giorno in cui la Cina ha celebrato il 70° anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese.

Adesso a Hong Kong vige il divieto assoluto di usare maschere nelle manifestazioni e negli eventi pubblici. Tuttavia gli scontri tra polizia e dimostranti procedono senza sosta. Ieri sera 4 ottobre a Sha Tin, uno dei punti più caldi degli ultimi giorni, gli agenti hanno lanciato una serie multipla di lacrimogeni.

Le linee della metro e ferroviarie di Hong Kong sono state chiuse prima del tempo, intorno alle 22:30 (le 16:30 in Italia). Ciò a causa degli atti vandalici alle stazioni commessi dagli attivisti più radicali del movimento pro-democrazia. Le persone sono scese per le strade in serata dopo il bando sull’uso delle maschere annunciato dalla governatrice Carrie Lam. I dimostranti hanno colpito, vandalizzandole, le stazioni. Insieme a edifici e proprietà governativi o cinesi, come gli uffici locali di China Travel Service.

 

 

 

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