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Ginger Baker, addio alla leggenda della musica: è morto a 88 anni

Era nell’aria da diverso tempo, ma la notizia della morte di Ginger Baker è arrivata comunque come un piccolo shock per i milioni di fan del musicista. Il leggendario batterista, icona del rock classico e successivamente impostosi con successo nei territori del jazz e della world music, da tempo soffriva di disordini cardiaci; la scorsa settimana, la notizia del ricovero improvviso, annunciata con toni fatalistici dalla famiglia. Allora, i parenti stretti di Baker avevano invitato la gente a “pregare” per l’anziano musicista, evidentemente ricoverato in condizioni critiche. Il miracolo non è avvenuto, e Ginger Baker si è spento nella notte del 6 ottobre 2019, all’età di 80 anni.

A dieci giorni dal ricovero, la notizia ufficiale: è scomparso all’età di 80 anni Ginger Baker, per mezzo secolo icona della musica mondiale

Nato a Londra nel 1939, Ginger Baker raggiunse il successo a partire dalla metà degli anni ’60, quando insieme a Jack Bruce ed Eric Clapton formò la band dei Cream. Lo straordinario successo del gruppo, composto da tre virtuosi dagli ego spesso conflittuali, andò di pari passo ad una turbolenta storia interna; i Cream si sciolsero relativamente in fretta, lasciando il ricordo dei leggendari litigi tra Baker e Clapton, e lanciando i due verso celebratissime carriere soliste. Il batterista attraverserò la storia del rock duro negli anni ’70, scoprendo in seguito il jazz e la musica etnica e sperimentale. L’ultimo album risale al 2014; da allora, i problemi al cuore del musicista ne avevano minato l’attività, riducendo a zero le esibizioni live. Un’intervento a cuore aperto ricevuto nel 2016 sembrava aver ristabilito parzialmente le condizioni di Baker. Il ricovero improvviso dello scorso settembre ha però spento definitivamente le speranze del pubblico; la notizia della scomparsa è stata data in mattinata dalla famiglia, dopo circa dieci giorni di terapia intensiva.

 

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