Ilaria Pilar Patassini e l’album registrato in gravidanza: “Luna in Ariete”
Si dice le donne siano più serene e armoniose quando sono in gravidanza, ingentilite dagli ormoni. Che sia stato questo ad ispirare la cantante Ilaria Pilar Patassini?
Annunciate le prime date del tour di Ilaria Pilar Patassini per presentare “Luna in Ariete”, il nuovo disco di inediti uscito il 27 settembre. L’album, registrato in presa diretta in tre session live durante la gravidanza della cantante, vede la produzione artistica firmata dalla stessa autrice e da Federico Ferrandina, chitarrista e arrangiatore.
“Luna in Ariete” è il quarto album di inediti di Ilaria Pilar Patassini. A distanza di quattro anni dalla pubblicazione dell’ultimo disco, la cantante mette un punto e a capo e torna mettendo in luce la sua natura autoriale, con brani che vedono al centro una vocalità più asciutta, la parola e un suono narrante, crepuscolare e nudo.
La genitorialità è da sempre motivo di ispirazione per ogni artista che si trovi a passarci attraverso. Nel caso di Ilaria Pilar Patassini la maternità è arrivata quando già la registrazione dell’album era stata pianificata; la cantautrice ha deciso quindi di mettere la gravidanza all’interno del disco quale fil rouge di un percorso visivo che rende parte del progetto dell’album un vero e proprio concept.
Tra maternità e giovinezza
La liricità è intima e tagliente, danzante e assertiva. Gli arrangiamenti vengono caratterizzati dalla presenza di tre fiati (corno, flicorno e trombone) e da echi di musica antica che si sposano alla canzone. I testi raccontano la dualità, la sospensione e le doppie identità come condizioni naturali di chi crea (“A metà”), l’acqua cheta dell’attesa (“Dorme la luce di ottobre”), la vocazione del ritorno e la maturità come acquisizione di giovinezza (“Eccomi” e “Luna in Ariete”), l’amore (“Nessun tempo si perde”), la maternità (“Il suono che fa l’Universo”), l’Italia e l’attualità (“La parte giusta del mondo” e “Alla Riscossa”).
L’album è stato anticipato dall’uscita del singolo “A metà”, seguito da “Il suono che fa l’Universo” il cui videoclip è stato girato in parte nella splendida Grotta del Nettuno di Alghero e dal terzo estratto “Nessun tempo si perde”.
La Patassini sul disco spende queste parole:
“3 session di registrazione a distanza di un mese l’una dall’altra; 3 momenti centrali della gravidanza (quinto, sesto e settimo mese); 3 canzoni per ogni session (registrate in ordine di tracklist); 9 le tracce, come i mesi di attesa; 3 rose rosse in più per ogni brano fino ad arrivare però non a 27, ma a 28, come il ciclo lunare e quello mestruale; 3 anni di lavoro e infine sempre 3, come le braccia dell’elica.
Nella scuola Pitagorica il 3 viene considerato numero perfetto perché sintesi del pari (2) e del dispari (1) e in quasi tutte le religioni si trova la presenza di una triade. Il 3 è il numero che fa riferimento al potere ma anche alla conoscenza. Tre sono anche i parametri di altezza, larghezza e profondità che definiscono lo spazio. Il giorno di uscita del disco è il 27.09.2019, che è arrivato per caso, ma comunque sommandone i singoli numeri dà 3 come risultato finale. Le registrazioni sono state fatte rigorosamente in presa diretta, tutti in una stanza, niente preproduzione, niente “clic” nella cuffia della ritmica, niente protezione ma rumori, carne, respiri, materia, la musica com’è.
Considero questo lavoro una vera e propria performance. Grazie a tutti quelli che, con molta pazienza, hanno assecondato le mie strambe visioni.”
Vita e carriera
Ilaria nasce a Roma da padre etrusco e madre nativa della foresta costaricense. Ha all’attivo tre album a suo nome “L’Amore è dove vivo” (Esordisco/Audioglobe 2015), “Sartoria Italiana Fuori Catalogo” (Esordisco/Egea 2011), “Femminile Singolare” (VCM/01, 2007) e svariati featuring discografici. Hanno scritto per lei e con lei Bungaro, Pacifico, Mauro Ermanno Giovanardi, Sandro Luporini, Franco Piana, Joe Barbieri, Tony Canto, lo scrittore Fabio Stassi.
Di formazione randagia e accademica (diplomata in Conservatorio in Canto e Repertori Vocali da Camera) il suo percorso si intreccia da sempre con il jazz, la canzone d’autore e la parola. Ha collaborato tra gli altri con Neri Marcoré, Gianluigi Trovesi, Jean-Louis Matinier, Dino e Franco Piana Jazz Orchestra, Tim Ries (Rolling Stones).
Negli ultimi quattro anni ha svolto tournée in Italia e Canada calcando palchi importanti e prestigiosi club fra gli altri Auditorium Parco della Musica di Roma, Blue Note di Milano, Piccolo Regio e Salone del Libro di Torino, Festival La Grande Invasione e Teatro Cimarosa di Ivrea, Teatro Politeama Garibaldi di Palermo, Bravo Cafè di Bologna, Festival Leo Ferrè, Festival di Santa Fiora in Musica, ChamberFest (Ottawa), International Jazz Festival (Toronto), International Jazz Fest e The Cultch (Vancouver), Saskajazz e The Bassement (Saskatoon), Phi-Centre (Montreal) etc.
Dal 2005 al 2010 è stata vincitrice e finalista di molti concorsi nazionali e internazionali legati alla canzone d’autore e all’Intepretazione. Dal 2015 è docente d’Interpretazione presso Officina Pasolini a Roma.
Photo Credits: Paolo Soriani