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Germania, attentato neonazista ad Halle: morti e feriti. Cosa è successo

Terrore in Germania nel giorno dello Yom Kippur, ieri 9 ottobre, festa ebraica dell’espiazione e del digiuno. Halle, nell’est del Paese, è stata teatro di un attentato antisemita contro una sinagoga e un fast food etnico. Un uomo e una donna sono morti. Si è rischiata una strage con decine di vittime.

A compiere l’assalto è stato un neonazista tedesco di 27 anni, Stephan Balliet (questo il nome riportato online dall’Ansa). In divisa militare verde scura e con un elmetto con mini telecamera in testa ha sparato in strada. Poi, lanciando ordigni, ha cercato invano di fare irruzione nel tempio ebraico gremito di fedeli per la festa.

Il killer – fermato dalla polizia – ha filmato la propria azione per 35 minuti e nel video, postato su un sito di videogame, lo si sente urlare prima di aprire il fuoco che “la radice di tutti i problemi sono gli ebrei”.

Il ministro dell’Interno, Horst Seehofer, ha confermato le motivazioni antisemite dell’attentato compiuto dall’estremista di destra. Oltre ai due morti, altre due persone sono rimaste ferite in una sparatoria avvenuta in centro, a una quindicina di chilometri di distanza.

Nella serata del 9 ottobre i media tedeschi parlavano dell’azione di un lupo solitario e non più di un complice in fuga, come si era sospettato per tutta la giornata. L’azione principale si è consumata verso le 12:15 nel quartiere Paulus del centro storico di Halle. Si tratta della maggiore città (ma non capoluogo) della Sassonia-Anhalt.

La donna, probabilmente una passante, è morta a una trentina di metri dalla sinagoga. L’uomo è stato ucciso nel negozio di kebab turco. Le immagini girate coi telefonini dagli abitanti dei dintorni hanno mostrato l’uomo in divisa sparare ripetutamente in strada.

“Non è stato colpito solo il popolo ebraico in Germania, è stata colpita tutta l’Europa. L’Italia è vicina al dolore dei familiari delle vittime e condanna quest’atroce gesto“, ha scritto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, su Twitter.

La sinagoga di Halle, in Sassonia (Germania)

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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