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Dal bonus per prodotti sfusi alla rottamazione: ecco il decreto clima

Una rivoluzione “green”, come va di moda adesso, anche in Italia? Se ne fa paladino il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che giovedì 10 ottobre ha fatto approvare dal Consiglio dei ministri il cosiddetto “decreto clima“. Si tratta di un piano da 450 milioni di euro. Previsti, fra l’altro, 5 mila euro ciascuno per ogni commerciante che realizzerà “green corner” per la vendita di prodotti sfusi, cioè non imballati e preconfezionati. Quali, ad esempio: olio, saponi, biscotti.

Ai Comuni andranno fondi per piantumare nuovi alberi e realizzare corsie preferenziali per i mezzi pubblici. Arriva, infine, un bonus di 1500 euro per i cittadini che vorranno rottamare le auto fino alla classe Euro 3. Assieme a un altro bonus di 500 euro per i motocicli a due tempi.

Sono queste alcune delle misure previste nell’arco di in tre anni. Il bonus mobilità è previsto per le città e le aree sottoposte a infrazione europea per la qualità dell’aria. In totale per la rottamazione di motorini e vecchie vetture vengono stanziati 255 milioni di euro. I soldi potranno essere spesi per abbonamenti a mezzi pubblici o acquisto di biciclette.

Saranno inoltre aumentati i poteri e le risorse dei commissari che si occupano delle bonifiche delle discariche abusive e della depurazione delle acque. Il Movimento 5 Stelle festeggia “i 255 milioni in incentivi per la mobilità green”. Mentre la deputata della Lega Vannia Gava parla di un provvedimento “ridicolo” e “pieno di marchette”.

Critiche anche dagli ambientalisti. Per Greenpeace il provvedimento “sostanzialmente non è un decreto sul clima, dato che inciderà davvero molto poco sulla lotta all’emergenza climatica in corso. Occorrerebbero provvedimenti ben più radicali”. Per Angelo Bonelli dei Verdi “il decreto clima è un accrocco di norme, alcune insignificanti, messe insieme per dare un titolo e fare finta di occuparsi seriamente dei cambiamenti climatici”. Soddisfatti invece i produttori di moto dell’Ancma, l’associazione nazionale che riunisce l’industria delle due ruote.

Il ministro dell’Ambiente del Governo Conte I e Conte II, Sergio Costa

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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