Libri

Il tempo scarseggia? Cinque trucchi utili per leggere di più

Eh, ma non ho mai tempo!“, “Ah ma io sono allergico ai libri!“. Ci sono persone (non poche) che amerebbero leggere. Magari molto di più di quello che fanno di solito. Oppure per la prima volta in modo continuativo, senza dover rievocare, durante una cena con gli amici, quel vecchio racconto delle scuole medie come ultima lettura rimasta in testa. Ecco allora alcune indicazioni per aumentare la nostra capacità di affrontare il libro, oggetto amato e temuto.

OGNI MOMENTO VA BENE

L’occasione per leggere può arrivare sempre. Magari in coda in banca, alle Poste o, ancora di più, seduti durante un viaggio in treno. Appena avete un attimo, potete tirare fuori un libro e leggere. Bisogna però averlo con sé. Non siete abituati? Portate con voi sempre un volumetto che vi piaccia, magari non troppo ingombrante, che stia in borsa o nello zaino. Se poi leggete gli e-book seguire questa regola sarà ancora più semplice.

SMETTERE? NON È UNO SCANDALO

A scuola ci insegnavano a portare a termine una lettura dalla prima all’ultima pagina. Non è una cattiva regola ma forse ce n’è un’altra migliore. O quantomeno preferibile. Se un libro è poco interessante oppure troppo impegnativo, se non, diciamolo francamente, molto noioso, è meglio mollarlo. Sì, avete capito bene. Non è un tradimento. Nella lettura non c’è spazio per i sensi di colpa. Anche perché, magari, si può cominciare un’altra opera e quella precedente che non ci piaceva “parcheggiarla” per una fase. Prima di riprenderla e portarla fino in fondo.

Una biblioteca di audio-libri nei vagoni della metro di Pechino, in Cina

AUDIO-LIBRI, UNA BELLA INVENZIONE

Questo consiglio potrebbe sembrare qualcosa di disonorevole. “Amo leggere i libri cartacei, come posso ascoltarli, non sono mica i vecchi dischi della favole…”. Forse invece sì. È bello vederli così. Gli audio-libri offrono molti vantaggi. Potrete ad esempio sfruttare tempi morti come quelli alla guida di un’auto in mezzo al traffico impazzito per code e rallentamenti.

NON FARE DEBITI CON I LIBRI

Una classica tentazione è quella di rinviare, prendere tempo, rimandare sine die la lettura di questo o quel volume particolarmente ostico, “indebitandosi” con se stessi e con i libri. State tranquilli, non lo riprenderete più in mano, ci sarà solo il tempo di illudersi di farlo. Ci vogliono delle scadenze. Non rigide né stupide ma in fondo anche la lettura è un esercizio e richiede allenamento. E per allenarsi bene bisogna essere rigorosi e impegnarsi.

ISCRIVERSI A UN CLUB 

Persino Mark Zuckerberg ed Emma Watson hanno un loro bookclub. Ora, non importa fare per forza gli splendidi e partecipare a iniziative online via social media (che comunque esistono e sono efficaci). Nelle città italiane stanno sviluppandosi sempre di più i gruppi di lettura pubblici. Ci si incontra solitamente in una libreria e si condividono pensieri e opinioni su quello sul libro oggetto del dibattito. Poi si sceglie insieme un altro volume e…buona lettura a tutti, fino al prossimo meeeting.

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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