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Entri in farmacia e trovi Carlo Verdone dietro il banco. Ecco cosa è successo a Roma…

“Stanco di stare a casa, dopo una mattinata a controllare gli effetti speciali del mio ultimo film, ho preso lo scooter e sono andato a distrarmi in farmacia. Il mio regno”. Comincia così un post su Facebook di Carlo Verdone.

L’attore e regista romano racconta il suo singolare modo di rilassarsi tra i farmaci dietro a un bancone. “Sembra una follia, ma io mi esalto a dare una mano con un parere, e con la benevolenza delle farmaciste porto un po’ di allegria e rassicurazione. Oggi ho risolto un altro caso – scrive con un certo orgoglio -. Una signora da un mese aveva la tosse secca“.

“Non soffriva di allergie, non aveva bronchite, non aveva reflusso gastrico perché già prendeva un farmaco”. Verdone le fa una serie di domande e scatta l’intuizione. “Il suo medico dovrà cambiare l’Ace inibitore con un sartanico. E vedrà che la tosse sparisce”.

“Un applauso è partito dalle farmaciste” scrive nel post. “E così la signora andrà dal suo medico e gli farà capire che al 95% la causa della tosse è quella. Molti farmaci per la pressione danno tosse secca in alcune persone”. “Sia chiaro che io offro consigli. Solo consigli e pareri. Oltre non vado. Dovessi sbaglia’ … Ma in genere non è mai accaduto” conclude postando la sua foto in camice bianco.

 

Photo credits: Twitter

Torino Film Festival 2019: il Guest Director è Carlo Verdone

(articolo di Francesca Ferrandi dell’8 ottobre 2019) Carlo Verdone sarà il Guest Director del Torino Film Festival 2019, la kermesse cinematografica giunta alla sua trentasettesima edizione e che animerà il capoluogo piemontese dal 22 al 30 novembre. L’attore romano avrà il compito di presentare al pubblico la sezione “Cinque grandi emozioni”, da lui stesso curata e che comprenderà i cinque lavori cinematografici da lui scelti. Questi, più precisamente, i titoli: Ordet di Carl Theodor Dreyer, Buon compleanno Mr. Grape di Lasse Hallström, Divorzio all’italiana di Pietro Germi, Oltre il giardino di Hal Ashby, Viale del tramonto di Billy Wilder.

Le parole della direttrice del Torino Film Festival

Ad annunciare che Carlo Verdone sarà il Guest Director del Torino Film Festival 2019 è stata la direttrice della kermesse, Emanuela Martini. «Carlo Verdone è uno dei pochi autori italiani che hanno accompagnato il passar del tempo della mia generazione», ha spiegato la curatrice per motivare la propria scelta. «Con gran parte della mia generazione – ha aggiunto – condivide anche la passione cinefila onnivora, il piacere che davanti a un film nasce da stimoli diversi, visivi, sentimentali, razionali o istintivi. La sua selezione per il Torino Film Festival dimostra questa apertura a 360 gradi, questa disponibilità all’emozione che emana dallo schermo. Immagino che avrebbe potuto sceglierne altri cento diversi e che le rinunce siano state faticose; ma apprezzo molto le cinque ‘perle’ che ci propone».

Le scelte di Carlo Verdone

Un invito, quello a partecipare al Torino Film Festival 2019 come Guest Director, che Carlo Verdone ha accolto – testuali parole – «con vero piacere». L’attore e comico romano ha poi speso qualche parola anche per i cinque film da lui scelti che lo hanno «rapito ed emozionato non solo per le perfette regie, ma soprattutto per le notevoli interpretazioni dei loro protagonisti». Ciascuna delle opere è stata da lui visionata più di tre volte e vi ha trovato ciò che vi cercava: «un film – spiega – che mi lasci o una carezza o un pugno allo stomaco o una riflessione. In un film cerco insomma la poesia».

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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