Esce il 15 novembre per BMG “Note di Viaggio”, la prima parte della raccolta delle più belle e indimenticabili canzoni di Francesco Guccini, interamente prodotta e arrangiata da Mauro Pagani, storico musicista e produttore al suo fianco per la prima volta.
“Il Maestrone” (così lo hanno sempre chiamato gli amici) verrà reinterpretato dai grandi della musica italiana, che onoreranno alcuni dei pezzi immortali del cantautore nel “Capitolo 1: Venite Avanti…”.
La riedizione dei brani del cantante modenese, già disponibile in pre-order, è l’evento discografico dell’anno: nel suo non essere celebrativo, guardando paradossalmente al futuro, il disco oltre a ripercorrere decenni di storia italiana, vedrà la firma di ben dodici star nazionali: Manuel Agnelli, Malika Ayane, Samuele Bersani, Brunori Sas, Luca Carboni, Carmen Consoli, Elisa, Francesco Gabbani, Ligabue, Giuliano Sangiorgi, Margherita Vicario e Nina Zilli.
Note di Viaggio, interamente realizzato nello storico studio Officine Meccaniche di Milano, è il primo capitolo di un progetto che si completerà nel 2020, e sarà disponibile nelle versioni CD Standard, CD Limited Edition numerata, Vinile, Vinile Limited Edition numerata, in streaming e digital download.
Dino Stewart, Managing Director di BMG, racconta il disco così:
“Questo disco non è un semplice tributo a un gigante della musica e della nostra cultura, ma è un progetto unico proprio perché realizzato con il prezioso intervento del Francesco Guccini “autore”. Sono convinto che, con questo valore aggiunto, l’album potrà essere apprezzato ancora di più, sia dal suo pubblico, sia da tutti coloro che vorranno conoscere meglio Guccini o addirittura scoprirlo grazie a questo progetto ambizioso”.
Molto probabilmente fra le canzoni della prima raccolta si nasconde “L’Avvelenata”: un piccolo spoiler potrebbe provenire, infatti, da IMAGinACTION, festival di videoclip conclusosi da poco. Fra i video proiettati ha avuto posto proprio il videoclip ufficiale de “L’Avvelenata”, girato da Stefano Salvati, per la sezione del concorso “Capolavori Immaginati”. Alla proiezione ha assistito lo stesso Guccini, che si è incontrato dietro le quinte con il sosia che lo interpreta nel video.
Il regista Stefano Salvati ha rilasciato questa dichiarazione sul videoclip:
“Abbiamo preso come spunto il cinema neorealista, il cinema italiano del dopo guerra, che ci ha resi famosi in tutto il mondo, abbiamo usato la gente comune, non attori professionisti. L’idea è utilizzare un paese anche abbastanza grande e fare in modo che la gente comune, a prescindere da età, etnia, mestiere, fede politica e calcistica interpreti se stessa e canti un pezzettino della canzone. Abbiamo fatto un casting di 2 settimane a cui hanno partecipato più di 300 persone. Rendere in video un brano manifesto dei movimenti degli anni ’70 è stata un’impresa ardua, perché è una canzone intima e molto amata dal pubblico e che ha avuto successo pur essendo estremamente personale.
Guccini in questa canzone parla di se stesso e del mestiere del cantautore. Ognuno di noi si identifica con lui perché ognuno fa delle scelte nella vita, e di conseguenza mettere insieme tante persone che cantano come se fosse propria era perfetto come concetto. In più ho dato un aspetto insieme agli altri estremamente positivo come lo è la canzone, alla fine se rimani te stesso ce la fai”.
Che non sia un’avvisaglia mediatica per rilanciare il pezzo in occasione del nuovo album?