Sono sempre di più le persone che scelgono di eliminare latte e derivati dalla propria dieta. Ma cosa accade esattamente al nostro corpo quando ciò accade? Quali sono i pro e quali i contro di questa scelta? Ecco una serie di vantaggi e svantaggi.
I vantaggi della dieta senza lattosio
I formaggi, dopo gli zuccheri, sono considerati i nemici numero due della dieta. Difatti sono i primi alimenti che si consiglia di sospendere per una disintossicazione accurata del nostro organismo. I vantaggi di una alimentazione priva di lattosio sono innumerevoli: innanzitutto la sua eliminazione diminuirebbe il rischio di allergie ed intolleranze (è considerato uno dei maggiori allergeni) e inoltre favorirebbe un miglioramento della pelle. Già dalle prime settimane è possibile infatti notare una nuova luminosità e la diminuzione delle imperfezioni, quali acne e brufoli (molte persone con eczema e psoriasi hanno visto diminuire i sintomi eliminando il latte dalla propria tavola).
Addio anche al tanto odiato gonfiore addominale e ai chili di troppo (i latticini sono infatti ricchi di grassi e se accoppiati con pane o pasta possono diventare una vera e propria bomba calorica).
Gli svantaggi della dieta senza lattosio
Eliminare completamente il lattosio, però, potrebbe causare anche causare una serie di problemi. Tra questi troviamo una carenza di vitamina D e di calcio. Inoltre, contengono vitamina A e altri sali minerali come fosforo e magnesio, utili a prevenire fragilità ossea e osteoporosi: diventa dunque necessario integrare alla dieta altri alimenti che contengono le stesse proprietà nutritive. Fonti alternative alle proteine possono essere la quinoa o le mandorle, ma anche i legumi, le uova, il pesce e la carne. Mentre fonti alternative al calcio si possono ottenere consumando più verdure a foglia verde, come spinaci, broccoli o cavolo nero.