I Toto, la storica band di Africa, si scioglieranno il 20 ottobre: per celebrare l’addio i musicisti hanno scelto l’ultimo concerto del tour, che si terrà a Philadelphia, e che celebrerà il quarantennale della band americana.
I Toto, gruppo musicale rock statunitense, si sono formati a Los Angeles nel 1976, sono diventati famosi per uno stile musicale che combina elementi provenienti dalla musica rock, in particolare progressive rock, hard rock, con pop, soul, funk, R&B e jazz.
“Quando saliamo sul palco è come se fossimo ancora ragazzini”
Due curiosità: la canzone Africa, hit per eccellenza della band, non piaceva ai Toto, che fino all’ultimo erano decisi se rimuoverla dall’album Toto IV. La seconda è la provenienza del loro nome: fu una scelta di Jeff Porcaro (storico batterista della band, stroncato da un infarto nel 1992 dovuto al fumo e al frequente uso di cocaina negli anni precedenti), che al momento della registrazione delle prime demo aveva appena visto il film Il mago di Oz, in cui il cane di Dorothy, la protagonista del film, si chiama “Toto“. Fu in seguito David Hungate, bassista del complesso, a far notare che in latino la parola toto significa “totale”, “che comprende tutto“; il termine venne quindi ritenuto ideale per identificare il repertorio musicale della band che avrebbe abbracciato a 360 gradi tutti i generi. Ulteriore lutto fu quello del bassista Mike Porcaro (fratello di Jeff e Steve, tastierista), morto il 15 marzo 2015 a seguito di una lunga malattia.
Metaforiche furono le parole di Steven Lukather, fondatore e leader dei Toto, ai microfoni di Classic Rock:
Abbiamo attraversato i cieli più azzurri e la più buia oscurità. Morte, droga, divorzi, successi, fallimenti, la critica che ci odiava, cantanti che andavano via. Eppure, nonostante tutte le volte che ci siamo trovati davanti al patibolo, questa band non è morta. Qualcosa continua a riportarci indietro.
“Non so cosa succederà”
È un fulmine a ciel sereno, quindi, l’annuncio dello scioglimento della band, che ha lasciato spiazzati i fan, annunciato direttamente da Lukather stesso:
Non so cosa succederà in futuro ma so che il 20 ottobre a Philadelphia terremo l’ultimo show con questa formazione. Non so cosa succederà successivamente ma so che è la fine di questa configurazione della band. Dobbiamo prendere una pausa, fermarci, guarire dalle botte prese e vedere come va. La musica c’è sempre e non voglio dire che non la suonerò più, sarebbe stupido dirlo e sarebbe una bugia. Posso suonare tutto quello che voglio da tutta la mia carriera e lo stesso possono fare gli altri. Abbiamo lavorato molto duramente per gli ultimi 10 anni e abbiamo tenuto più tour che mai.
Stiamo anche suonando meglio che mai e questo è ironico… quando saliamo sul palco è come se fossimo ancora ragazzini e diamo tutto quello che possiamo. Questo ci mantiene giovani e io sto meglio di quando avevo 40 anni. Fisicamente e dal punto di vista della performance la band è maturata. Io mi diverto molto a suonare. Per come la vedo io, non veniamo pagati per le 2 ore e passa che passiamo sul palco ma per le 20 ore e passa che stiamo in quella piccola prigione che si chiama camera di hotel. Sono stato in tour tutta la vita.