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Fisco e denaro: si abbassa il “tetto” del contante. Premi a chi usa il bancomat

Dallo stop totale agli aumenti dell’Iva al reperimento di 3 miliardi per ridurre il cuneo fiscale (il rapporto fra le tasse pagate dal dipendente e il costo del lavoro a carico dell’imprenditore). E dal tetto dei contanti a 1.000 euro in tre anni ai premi per chi usa bancomat e carte di credito.

Sono queste alcune delle principali misure della manovra di Bilancio 2020. Si tratta di una “lievitazione” rispetto alle prime indicazione della Nota di aggiornamento al Def. In totale le misure messe a bilancio raggiungono poco meno di 30 miliardi di euro.

L’Iva non aumenterà e non sarà nemmeno rimodulata. I rincari sono stati completamente sterilizzati, ma l’eredità sul 2021, per quanto ridotta rispetto ai quasi 29 miliardi previsti rimane a 18 miliardi. Se ne parlerà ad ottobre del prossimo anno. Con il decreto fiscale arriva una lotteria con estrazioni e premi speciali per le spese pagate con la carta di credito o il bancomat, insieme a sanzioni per i commercianti e gli esercenti che non accetta questo tipo di pagamenti.

Sul carcere per gli evasori il viceministro all’Economia, Antonio Misiani, annuncia un inasprimento delle pene. Ciò vale per i grandi evasori: si passa da 6 a 8 anni di carcere. Si introducono misure per contrastare l’illecita somministrazione di manodopera. Ma anche l’aggiramento della normativa contrattuale in tema di appalti da parte di cooperative o imprese fittizie.

La tassa sugli imballaggi, introdotta in manovra, varrà 800 milioni l’anno prossimo e 1,4 miliardi a regime. Arriva subito la digital tax con incassi stimati intorno ai 600 milioni. Il Preu (Prelievo erariale unico) sui giochi aumenta ancora. Le previsioni di gettito salgono a circa 560 milioni. Viene istituito un bollo da 2,4 euro a pagina sui certificati penali. Aumentano le imposte catastali e ipotecarie per le transazioni immobiliari tra privati. Scendono invece per quelle tra società. Allo studio il passaggio della cedolare secca sugli affitti a canone concordato dal 10% al 12,5%.

Plastica e imballaggi: arrivano nuove tasse

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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