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Trump a Mattarella: “Gli Usa e l’Italia legati da migliaia di anni…”. Traduttrice allibita [VIDEO]

“Gli Stati Uniti e l’Italia sono legati da un’eredità culturale e politica che rimonta a migliaia di anni fa, fino all’antica Roma”. Un’iperbole esagerata quella pronunciata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, giovedì 17 ottobre. Il capo dell’America l’ha declamata, lasciando tutti a bocca aperta, in apertura di incontro con il presidente Sergio Mattarella, nella sala stampa della Casa Bianca.

Inutile dire che i social media si sono scatenati, fra ironie, insulti, e sarcasmo facile contro “The Donald”. “Dall’Antica Roma nei secoli – ha proseguito il tiro Trump – gli italiani hanno fatto crescere la civilizzazione con magnifici lavori d’arte, scienza, filosofia, architettura e musica. Lunedì scorso noi abbiamo dato il nostro tributo all’italiano che ha scoperto un Nuovo Mondo, un genovese che si chiamava Cristoforo Colombo. E per me quel giorno si chiamerà sempre Columbus Day. A qualcuno non piace, a me sì“.

Si era poi diffusa la voce che Donald Trump avesse pronunciato erroneamente il nome di Sergio Mattarella, definendolo “presidente Mozzarella”, notizia poi smentita. Come se tutto ciò non bastasse, furoreggiano in rete alcuni frame di un video in cui si nota la traduttrice del nostro Capo dello Stato totalmente allibita dalle affermazioni apparentemente surreali di Trump, nel corso della conferenza stampa alla Casa Bianca.

L’interprete del presidente Mattarella scioccata dalle gaffe di Trump (foto Twitter)

Il presidente americano è intervenuto anche sul caso dei dazi Usa. “Non possiamo perdere questa guerra dei dazi per squilibrio commerciale”, ha detto Trump. E ha poi aggiunto: “Non vogliamo essere duri con l’Italia“. “Mi auguro che sia possibile trovare un confronto collaborativo che eviti ritorsioni. E bisogna cercarlo subito”, ha detto Mattarella.

“L’Italia resta il quinto contributore Nato e il secondo in termini militari dopo gli Usa. L’Italia è il paese che di più fornisce suoi militari per missioni Nato” dopo gli Usa, ha aggiunto Mattarella. “Gli Stati Uniti sono non solo un alleato fondamentale ma anche un Paese con cui condivide un cammino democratico, si riconosce negli stessi valori. La visione internazionale dell’Italia si basa sul pilastro dell’Alleanza atlantica cui si è affiancata l’integrazione europea: due componenti ineludibili della nostra politica estera”.

Il presidente della Repubblica ha puntualizzato anche la posizione dell’Italia completamente contraria all’invasione del nord della Siria abitato dai curdi da parte della Turchia. Ha sollecitato Trump a prendere atto del fatto che l’Isis adesso rischia di rialzare la testa. Dal canto suo il presidente Usa ha dovuto precisare che non ha apprezzato l’intervento militare delle truppe di Erdogan e che anzi era contrario.

Photo e video credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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