“Sogno una moda inclusiva che sia espressione di libertà, bellezza e amore”. A Roma il lancio della nuova collezione capsula disegnata da Giambattista Valli per H&M.
“Che cosa desidero da questa collezione? Che sia la più inclusiva possibile, che raggiunga il maggior numero di ragazzi al mondo, che abbatta muri e barriere anche stilistiche e soprattutto che regali il sogno”. È un fiume in piena Giambattista Valli, ed è anche evidentemente felice durante la conferenza stampa di presentazione della sua nuova collezione capsula per H&M, il colosso svedese di abbigliamento a prezzi democratici, che andrà in vendita a partire dal prossimo 7 Novembre in una stretta selezione negozi H&M di tutto il mondo.
Roma, Lanterna Fuksas. La terrazza con vista mozzafiato sulla cupola di San Carlo in Via del Corso, proprio sopra il super store H&M, per la Capitale una meta conosciuta da tutte le generazioni, padri e figlie, romani e turisti, registra il tutto esaurito. La stampa italiana e internazionale, quella dei grandi eventi, è qui per assistere al lancio della collezione, nuova operazioni di co-branding tra il sogno esclusivo del couturier romano adottato da Parigi da oltre 22 anni e l’azienda svedese, tra le prime a realizzare operazioni che incrociano mondi diversi. Un esperimento felice, iniziato nel 2004 quando Karl Lagerfeld mise la sua inconfondibile firma sulle camicie bianche e i jeans skinny e scuri che lui stesso amava indossare, realizzati insieme alla casa di moda svedese.
Una collezione one-off nelle intenzioni, che invece proprio per quel successo planetario – il tutto esaurito in poco più di un giorno – convinse i vertici dell’azienda svedese a riprovarci nel tempo con Roberto Cavalli, Victor & Rolf, Comme de Garcons, solo per citarne alcuni. Fino ad oggi, all’attesissimo mondo couture di Giambattista Valli, per il quale già si prevedono code planetarie e notturne davanti ai negozi.
“Ho lavorato sul mio senso della bellezza senza rinunciare a nulla di quello che normalmente metto nell’alta moda”, racconta Valli nel talk moderato dal giornalista e critico di moda, Angelo Flaccavento. “Nella collezione c’è Roma con la sua grande storia, la cultura e la sorpresa che regala in ogni suo angolo, c’è il Caravaggio con la sua luce e i suoi colori che sono poi la mia ossessione. Ma c’è anche il Louvre e Versailles, tutto quello che la Francia e soprattutto Parigi ha impresso nel mio immaginario e dunque anche nel mio lavoro in questi ultimi 22 anni”.
Trentacinque pezzi per la donna, venti per l’uomo, tra cui felpe ispirate proprio all’ arte classica e giacche-divisa con ricami dorati, un infinità di accessori che mandano già i cuori dei fan in tilt. “Giambattista è uno dei couturier più brillanti e attenti che io abbia mai incontrato”, ci dice Ann-Sofie Johansson, creative advisor per H&M. “Ma la cosa che più mi colpisce è l’onestà con cui ha lavorato e il cuore, con una attenzione e una precisione assolute proprio come nel dna della haute couture.”
“Desideravo allargare il pubblico e raggiungere quella nuova generazione che è alla base della mia ispirazione, sempre. Ho fatto giacche kimono di taglio orientale, abiti lunghi in chiffon come amano in America e a Parigi, ho guardato al mondo giovane, bello e senza barriere. Come deve essere anche la moda. Questa esperienza è una cosa straordinaria che capita una sola volta nella vita. E io sono felice che sia capitato a me. Ora scappo a fare il fitting (la prova abiti, ndr). Per questa sera tutto deve essere perfetto”.
“Stasera”, precisa Valli, riferendosi all’attesa sfilata a Palazzo Doria Pamphilj, che torna eccezionalmente ad aprirsi per un defilè preceduto dal tappeto rosso, dove insieme ai giovani volti del cinema italiano sono attesi anche Chiara Ferragni e Kendall Jenner. E poi, all night long per il party al Grand Hotel Plaza. Roma si prepara ad una notte da sogno, come promette di essere la collezione Giambattista Valli per H&M.
L’allestimento della sfilata alla Galleria Villa Doria Pamphili:
Momenti della sfilata:
Kendall Jenner chiude la sfilata. Il gran finale in rosso e nero alla Stendhal, con giacche marsina maschili ispirate alle divise degli Accademici di Francia e gli inconfondibili abiti in tulle e ruches tipici del couturier:
Photo credits: Cinzia Malvini per VelvetMag
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