“Una follia”. Così Daniele Silvestri definisce la sua prossima fatica, che ha inizio oggi: il tour nei palasport d’Italia. La tournée nei palazzetti è la prima volta per il cantante, che in venticinque anni non si era mai avventurato in tale esperienza, forse perchè ritenuta troppo autocelebrativa:

“Eh sì, ci ho messo un po’. Sono spazi difficili, impegnativi per l’ascolto. Per convincermi ci doveva essere un buon motivo, qualcosa che rendesse unica l’esperienza. L’aspetto autocelebrativo è quello che mi interessava di meno, anche se ho provato a dargli un senso, ma in fondo sono solo numeri…”

Qual è quindi questo senso? Gli spazi vuoti. Sono stati quelli a convincerlo a percorre la strada dei palasport, poiché enormi luoghi da riempire a cui poter dare vita, lasciando libero sfogo alla fantasia. La scenografia ha dato una centralità al palco, posizionandolo in mezzo alla platea e circondandolo da La Terra sotto ai Piedi (titolo dell’album che diventa fisico). Silvestri spiega così la scelta d’immagine:

“Un’altra follia senza motivo. In qualche modo è stato lo stesso album a chiedere gli spazi dei palasport, per le sonorità, per gli argomenti. Diverso dal precedente, “Acrobati”, che invece aveva avuto bisogno dei teatri”

Nel tour sono previsti anche degli ospiti, fra cui ovviamente il rapper Rancore (ospite fisso), compagno di Silvestri all’ultimo Sanremo con Argentovivo, vincitore di tanti premi e che sembra essere solo il principio della collaborazione fra i due. Attesi anche Max Gazzè (autoinvitatosi, scherza il cantante) e Manuel Agnelli. 

La prima sarà una doppia data a Roma oggi venerdì 25 e domani sabato 26 presso il Palazzo dello Sport. Seguiranno poi le altre date; l’8 novembre a Padova, il 9 a Rimini, il 15 a Bari, 16 a Napoli, il 22 a Milano, il 23 a Torino. Il cantante sarà accompagnato da una grande band con due batterie (Fabio Rondanini e Piero Monterisi) e nove musicisti: al basso Gabriele Lazzarotti, alle tastiere e sintetizzatori Gianluca Misiti, alle chitarre Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion) e Daniele Fiaschi, al fagotto e tromba Marco Santoro, alla tromba e percussioni Jose Ramon Caraballo Armas e alle tastiere Duilio Galioto.