Tra sabato 26 e domenica 27 ottobre entra in vigore l’ora solare. Vale a dire che le lancette fanno un passo indietro di un’ora. Dormiremo di più ma avremo meno luce nel pomeriggio. E così sarà fino alla fine di marzo del 2020.

È questa l’ultima volta che si seguirà l’alternanza fra ora solare e ora legale? Tra luglio e agosto 2018, nell’ambito dell’Unione europea si era avanzata la proposta di abolizione di questo sistema. Il Parlamento europeo ha appoggiato la proposta della Commissione di abolire la regola. Tuttavia ha chiesto di spostare la data di entrata in vigore del nuovo regime dal 2019 al 2021.

In pratica i Paesi che decidono di mantenere l’ora legale dovrebbero regolare gli orologi per l’ultima volta l’ultima domenica di marzo 2021. Quelli che preferiscono mantenere l’ora solare dovrebbero spostare gli orologi per l’ultima volta l’ultima domenica di ottobre 2021.

Il passaggio fra ora legale e ora solare, quello che entrerà in vigore nella note fra il 26 e 27 ottobre prossimi, non è privo di effetti sul nostro organismo. Può provocare qualche disturbo. Qualcuno soffre particolarmente per questa sorta di “jet lag”.

I sintomi e i malesseri più comuni causati dal cambio sono stanchezza, irritabilità, perdita di concentrazione e produttività sul lavoro, nausea e inappetenza. Si tratta comunque di disagi che non richiedono l’assunzione di farmaci. Può essere utile, invece, mettere in atto qualche contromisura per alleviare i disturbi già dalle ore precedenti il cambio orario.

Ad esempio, con il ritorno all’ora solare, non occorre intervenire sul momento del risveglio. Visto che con le lancette indietro dormiremo un’ora di più, ma possiamo posticipare gradualmente di un quarto d’ora gli orari dei pasti e il momento di andare a dormire.

Nei giorni successivi allo spostamento delle lancette dell’orologio, invece, può essere utile fare un po’ di movimento nella seconda parte della giornata. Non però la sera dopo cena. È utile inoltre cercare di trascorrere più tempo possibile all’aria aperta per esporsi alla luce diurna. In casa possiamo cercare di migliorare l’illuminazione degli ambienti con la luce artificiale, per far capire al nostro organismo che ancora non è ora di andare a dormire.