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Calcio, eterno Buffon: ecco perché potrebbe giocare ancora

Gianluigi Buffon non molla. Il portiere della Juventus, tornato la scorsa estate a Torino dopo l’annata in Francia fra le fila del Paris Saint-Germain, potrebbe non ritirarsi. Al termine di questo campionato Gigi potrebbe davvero continuare a giocare, malgrado più volte si sia ipotizzato il contrario.

La rivelazione arriva dalla prima pagina di Tuttosport, che nella sua edizione di oggi titola con un eloquente “Buffon 2021“. Il quotidiano torinese rivela che fra i pensieri dell’ex capitano della squadra bianconera e della Nazionale ci sarebbe l’idea di andare avanti anche l’anno prossimo.

A 41 anni Buffon si è dimostrato ancora un portiere valido quando il tecnico bianconero Maurizio Sarri lo ha chiamato in causa. Le sue condizioni fisiche per ora sono più che soddisfacenti. Motivo per cui un rinnovo con la Juventus per altri 12 mesi è un’ipotesi più che possibile.

Proprio lo stesso portiere ha spiegato di sentirsi ancora un atleta pienamente in grado di combattere. E di non pensare al futuro da dirigente che lo aspetta dopo il ritiro. Questo il senso delle dichiarazioni che ha rilasciato a Mediaset durante la trasmissione Tiki-Taka.

La decisione sarà quindi presa di comune accordo da Buffon e da Andrea Agnelli. Fra il portiere e il patron della Juventus c’è ormai un rapporto di grande stima e amicizia. Il ritiro per il portierone si allontana, quindi, con un’altra stagione alla Juventus che è invece una possibilità sempre più concreta.

Ospite di Tiki-Taka il 28 ottobre, Buffon ha parlato anche della nuova Juve di Sarri. Servirà tempo per poter ammirare la versione definitiva della squadra immaginata dal tecnico. Sebbene ora si cominci a “intravedere qualcosa di diverso, come la ricerca della verticalità costante, una novità rispetto al recente passato”. Appuntamento rimandato ai prossimi mesi, quando “si vedrà la vera Juventus di Sarri”. Anche perché “alcuni infortuni ci hanno tolto giocatori importanti in questa prima parte di campionato”.

Come Giorgio Chiellini, capitano e colonna della difesa, sostituito da un De Ligt che ha mostrato grande potenziale ma anche passaggi a vuoto. “L’infortunio di Giorgio ha accelerato l’inserimento di De Ligt. Se le cose dovessero andare bene, a marzo potremmo avere un giocatore pronto, anche se in questo periodo sembra avere la nuvola di Fantozzi sopra la testa. L’infortunio di Chiellini è un duro colpo, peggio sarebbe stato solo un infortunio per Cristiano Ronaldo”.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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