Un bambino è morto e diverse persone sono rimaste ferite a causa di un violento terremoto nelle Filippine. Una forte scossa di magnitudo 6.5 si è verificata alle 9:04 ora locale (le 2:04 del mattino in Italia) sull’isola di Mindanao.
Il sisma ha avuto ipocentro a circa 20 chilometri di profondità ed epicentro vicino Bual. Lo rendono noto l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano e il servizio geologico statunitense Usgs.
Le autorità filippine non hanno diffuso l’allerta tsunami ma si hanno notizie di diversi crolli a Tulunan. Si tratta di una città vicino all’epicentro. La scossa in alcune aree è durata fino a un minuto. Ha gravemente danneggiato case, edifici a più piani e aule in una regione in cui centinaia di persone sono ancora sfollati. All’inizio di questo mese di ottobre, infatti, un altro terremoto ha ucciso almeno cinque persone.
Terremoto in Albania, oltre 100 feriti. Il racconto di una testimone via Twitter
(articolo del 22 settembre 2019). L’Italia aiuterà l’Albania. Il nostro “vicino” dell’Adriatico è stato colpito da un violentissimo terremoto sabato 21 settembre. Giuseppe Conte a nome del governo promette sostegno.
Il premier albanese Edi Rama ha reso noto di essere stato chiamato al telefono dal nostro presidente del Consiglio. “Conte mi ha offerto il sostegno dell’Italia – ha detto Rama – per fare fronte alle conseguenze del sisma”. Il governo di Tirana ha detto inoltre di aver ricevuto telefonate di solidarietà anche dal presidente francese Emmanuel Macron, dal cancelliere austriaco e altri leader di vari Paesi.
La giornalista Elvana Bilalaj (@ElvanaBilalaj) ha postato in un tweet il racconto del momento in cui è arrivato il terremoto. “Ero in videochiamata con i familiari a Tirana, poi sento solo cose che cadono, preoccupazione, immagini sfocate, una voce che dice: c’è il terremoto, usciamo fuori. La linea si interrompe…il vuoto. La scena più brutta che avrei preferito viverla e non vederla”.
Come se non bastasse, una nuova forte scossa di terremoto di magnitudo 4.9 si è registrata in Albania poco dopo la mezzanotte del 21 settembre. Il suo epicentro è stato nel mare adriatico, a due chilometri a sud est di Durazzo. La scossa, chiaramente sentita anche a Tirana, ha sorpreso i membri del governo mentre erano in diretta tv per dare il bilancio dei danni del terremoto del pomeriggio.
Dal pomeriggio fino a tarda serata sono stata registrate 100 lievi scosse di assestamento. Sono oltre 400 le case e oltre 30 i palazzi danneggiati principalmente a Tirana e Durazzo, le due città più vicine all’epicentro del sisma. Lo ha reso noto il ministro della difesa Olta Xhacka. La comunicazione è avvenuta durante la seduta straordinaria del governo convocata per fare il punto della situazione.
Il ministro ha spiegato che i danni alle case o a edifici e palazzi sono in gran parte crepe alle mura e ai soffitti. Sale però, purtroppo, il numero delle persone rimaste ferite. Sono più di 100 le persone che, secondo il ministro della Sanità Ogerta Manastirliu, hanno chiesto l’assistenza medica al pronto soccorso di Tirana e Durazzo. Fino alla mezzanotte solo dodici si trovavano ancora in ospedale. Sia a Tirana che a Durazzo sono stati allestiti anche alcuni centri di accoglienza: ospiteranno i cittadini sfollati che hanno perso la casa o che non possono rientrarvi per inagibilità.