Novembre. Tutte le mostre da vedere nella stagione autunnale
Novembre si apre con una ricca offerta in quanto ad eventi culturali. Come di consueto, VelvetMag vi propone una selezione di iniziative legate all’arte antica, moderna e contemporanea da non perdere. Ecco qualche consiglio di mostre e fiere da vedere in diverse città d’Italia…
TORINO
ARTISSIMA
Artissima è la principale fiera d’arte contemporanea in Italia. La ventiseiesima edizione è prevista a Torino dall’1 al 3 novembre all’Oval Lingotto Fiere (Via Giacomo Mattè Trucco 70), con i lavori di oltre mille artisti presentati da 208 gallerie provenienti da 43 paesi. Diretta da Ilaria Bonacossa, Artissima si sviluppa in sette sezioni: Main Section, New Entries, Dialogue, Art Spaces & Editions, Present Future, Back to the Future, Disegni. Per maggiori informazioni e biglietti: www.artissima.art
FLAT
Sempre dall’1 al 3 novembre, alla Nuvola Lavazza (Via Ancona 11) a Torino, torna Flat (Fiera Libro Arte Torino), l’appuntamento internazionale dedicato all’editoria d’arte contemporanea. All’ordine del giorno ci saranno mostre, presentazioni di libri, incontri con professionisti e grandi nomi del panorama nazionale ed internazionale. Tra questi, Maurizio Nannucci, l’artista fiorentino a cui Flat dedica una mostra che raccoglie oltre 150 opere, tra edizioni e multipli, realizzate tra il 1967 ed il 2019. Maggiori dettagli alla pagina https://www.flatartbookfair.com/
FONDAZIONE MERZ
In occasione di Artissima, a Torino apriranno molte mostre, tra cui la personale di Emilio Prini alla Fondazione Merz, a cura di Beatrice Merz e Timotea Prini. Fino al 9 febbraio 2020, lo spazio di Via Limone 24 accoglierà oltre quaranta opere del maestro d’Arte Povera che vanno dal 1966 al 2016. Il percorso espositivo e l’allestimento sono stati concepiti dalle curatrici nel rispetto della filosofia dell’artista, anche grazie alla profonda conoscenza e vicinanza con l’uomo Prini, amico e padre. Per gli orari di apertura www.fondazionemerz.org
FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
Da segnalare è senza dubbio anche Aletheia, la mostra di Berlinde De Bruyckere – a cura di Irene Calderoni – che inaugurerà il primo novembre alle ore 19 alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. In questa occasione verrà presentato un corpus di lavori che verrà dislocato nello spazio espositivo come una drammaturgia raccontata per mezzo di sculture monumentali ed una grande installazione ambientale; opere dal forte impatto emotivo che attraverso la propria materialità invitano ad un’amara riflessione sulla condizione umana. Per maggiori informazioni: http://fsrr.org/
ROVIGO
Giapponismo. Venti d’Oriente nell’arte europea. 1860 – 1915 è il titolo della mostra visitabile fino al 26 gennaio 2020 a Palazzo Roverella di Rovigo. L’iniziativa si concentra sull’influenza che l’arte giapponese ebbe sulla cultura figurativa europea tra Otto e Novecento. Le xilografie di Hokusai o le stampe di Utamaro e Hiroshige influenzarono gli Impressionisti, i Nabis e gli artisti delle Secessioni di Vienna e Monaco. In esposizione vi sono dunque esemplari magnifici di Paul Gauguin, Herri de Touluse-Lautrec, Vincent van Gogh, Gustav Klimt, Kolo Moser, James Ensor e Alphonse Mucha: tutti autori che si lasciarono sedurre dalle linee e dai colori tipici dell’arte del Sol Levante.
VENEZIA
Fino al 2 febbraio 2020, la Casa dei Tre Oci a Venezia ospita Ferdinando Scianna. Viaggio racconto memoria, un’antologica dedicata al grande maestro della fotografia italiana. A cura di Denis Curti, Paola Bergna e Alberto Bianda, la mostra ripercorre oltre cinquant’anni di carriera del fotografo siciliano, attraverso centoottanta opere in bianco e nero, divise in tre grandi temi: viaggio, racconto e memoria. A testimonianza del suo forte legame con la città di Venezia, verrà esposta anche una serie di immagini di moda scattate da Scianna sempre in laguna.
MATERA
Fino al 12 gennaio 2020, il Polo Museale della Basilicata e il MAXXI, in collaborazione con la Fondazione Matera-Basilicata 2019, presentano due nuovi video dell’artista iraniana Shirin Neshat. L’ingresso al Museo di Palazzo Lanfranchi, Chiesa del Carmine – sede della mostra – è gratuito. Neshat presenta due lavori tratti dal suo ultimo lungometraggio Looking for Oum Kulthum (2017) che vede come protagonista Mitra, una regista di origini iraniane che ha il sogno di realizzare un film dedicato alla leggendaria cantante egiziana Oum Kulthum, amata in tutto il mondo arabo. Per gli orari di visita consultare la pagina https://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_1731244207.html
ROMA
A novembre sarà visitabile anche la monografica dedicata a Luigi Valadier – protagonista del rinnovamento del gusto a Roma nella metà del ‘700 – aperta alla Galleria Borghese fino al 2 febbraio. La mostra è a cura di Anna Coliva. L’allestimento dell’esposizione coinvolge il portico, il primo e il secondo piano del Museo e comprende circa novanta opere articolate in varie sezioni: opere sacre e arredi liturgici, argenti profani, bronzi, arredi da tavola, disegni, marmi, pietre dure, metalli dorati, disegni, opere della Galleria Borghese. Si consiglia di organizzare in anticipo la visita dal sito http://galleriaborghese.beniculturali.it/it
BOLOGNA
Fernando Botero è invece il protagonista della mostra che ha aperto il 12 ottobre a Palazzo Pallavicini (Via San Felice 24) a Bologna. Il corpus della mostra è costituito da 50 opere uniche mai viste prima nel capoluogo emiliano, comprendenti una serie di disegni realizzati a tecnica mista, oltre ad un pregiato insieme di acquerelli a colori su tela. L’esposizione, articolata in sette sezioni, rispetta i temi cari all’artista e pone la sua attenzione all’occhio poetico che questi è capace di posare sul mondo con le sue forme abbondanti. I biglietti sono acquistabili on-line alla pagina www.palazzopallavicini.com
URBINO
Fino al 19 gennaio 2020, la Galleria Nazionale delle Marche|Palazzo Ducale di Urbino accoglie Raffaello e gli amici di Urbino, una mostra a cura di Barbara Agosti e Silvia Ginzburg, con la direzione di Peter Aufreiter. L’iniziativa intende raccontare le relazioni di Raffaello con un gruppo di artisti che operarono nella città marchigiana nel suo stesso periodo. Un confronto tra maestri dell’arte che si dedicarono all’arte da posizioni e punti di vista diversi, colmando inconsapevolmente un periodo di transizione verso la maniera moderna.