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Australia, milioni di baby coralli “schierati” contro l’inquinamento

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Milioni di “baby” coralli sono diventati protagonisti di una guerra subacquea sui fondali marini dell’Australia. L’obiettivo dei ricercatori è di combattere le alghe infestanti che stanno soffocando parte della Grande barriera corallina, patrimonio mondiale Unesco.

La barriera si estende per 2.300 chilometri al largo della costa nordest dell’Australia. A mettere in atto questa strategia di salvataggio sono i ricercatori della Southern Cross University, della James Cook University e dell’Australian Institute of Marine Sciences.

Hanno preso di mira, per così dire, cinque località al largo della turistica Magnetic Island, 8 chilometri al largo di Townsville, nel Queensland. Ci sono fattori inquinanti che in molte aree hanno consentito alle alghe di prosperare. Si tratta della cattiva qualità dell’acqua, dello smaltimento in mare di materiali di dragaggio. Ma anche delle crescenti concentrazioni di nutrienti. Nonché i recenti eventi di sbiancamento causati dal riscaldamento delle acque.

Con l’aiuto volontario di “cittadini scienziati”, le alghe sono state rimosse, “diserbando” di fatto i fondali attorno all’isola. Sui banchi appena ripuliti sono state poi trapiantate circa 2,8 milioni di larve di coralli. Promettenti al momento i i risultati: si sono insediate e i coralli dovrebbero essere chiaramente visibili nell’arco di 6-9 mesi.

Peter Harrison della Southern Cross University, che studia le barriere coralline sin dagli anni 1980, riferisce che in un simile progetto nelle Filippine le microscopiche larve di coralli sono cresciute in tre anni. Ciascuna fino alle dimensioni di un piatto da tavola. Il progetto “fa parte di un più ampio piano regionale per estendere il più possibile la vita delle specie coralline”, ha spiegato alla radio nazionale australiana Abc. “Quello che stiamo facendo – ha detto – è di guadagnare tempo per i coralli che sono ancora presenti nella Grande Barriera Corallina e nelle altre barriere attorno al mondo”.

 

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore. Segui Domenico su Facebook Segui Domenico su Linkedin

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