In un fashion system in cui in passerella domina più la teatralità che l’effettivo buon gusto, una stilista capitolina si distingue per talento creativo e per quella sua capacità di scegliere l’eccellenza in fatto di tessuti pregiati e accessori di prima qualità. Si tratta di Giuliana Civello, designer italo-neozelandese e fondatrice del brand Luluredgrove famosa per le sue sete pregiate con cui realizza camice ultrachic, abiti confortevoli e glam, freschissime gonne da portare da mattina a sera.

Si potrebbe definire la “regina” dei capi intramontabili. Perché Giuliana Civello, pur attenta ai capricci e alle evoluzioni della moda, la domina imponendo un suo personale concetto di lusso che, di fatto, non tramonta mai. Lei sa interpretare quei capi che diventano un “must” per ogni guardaroba della signora elegante, che si possono sfoggiare in qualsiasi occasione senza apparire mai fuori posto.

Il segreto di Giuliana Civello è la qualità estrema dei tessuti che impiega, come le sete di Como e il cachemire, la femminilità dei tagli studiati per una donna e non per un manichino, e l’estrema versatilità dei modelli proposti. La collezione Autunno/Inverno 19/20, presentata con una sfilata-evento affollata di volti noti, tra cui Alessia Fabiani e il maestro Gianni Mazza, nel giardino della Casina Valadier, a Roma, ha proposto portabilissimi tailleur, gonna e pantaloni, in tessuto scozzese dai colori inconsueti, come il verde, blue e fucsia, oppure cammello, rosso e turchese.

Poi abiti in seta guarniti di raso, sia sagomati sulla silhouette che a camicia ripresa in vita da bellissime cinture. Passepartout un po’ “stiff” con cui affrontare una riunione in ufficio, un pranzo tra amiche o di lavoro, un aperitivo modaiolo a fine giornata. Corti o lunghi, hanno il pregio di calzare come un guanto lasciando libero il corpo di muoversi in totale libertà.

Un cenno a parte meritano le bluse Luluredgrove, sempre in seta con stampe esclusive, alcune più pesanti, altre quasi trasparenti, bellissime da indossare sotto le giacche o sopra maliziosi bermuda, minigononne o longuette iperfemminili. Eleganti e particolari, nei modelli e nei colori, i capi spalla. Tra i più applauditi il lungo cappotto di una tonalità tra il blu Tiffany e il verde smeraldo, dritto, accostato al corpo e con bottoni neri. E poi, ovviamente, i completi “pijamas” in seta purissima talmente richiesti dalle clienti storiche da non poter mancare né nella collezione autunno/inverno che nella primavera/estate.

Per la sera, niente mezze misure: velluto di seta morbidissimo per abiti alla “Audrey Hepburn”, neri o verde petrolio, da indossare con la tiara d’ordinanza, di Swarovski ovviamente, perché di diamanti puri si rischierebbe il capo, i guanti lunghi e gli occhiali neri più cool del momento. Con Luluredgrove Giuliana Civello restituisce alle donne la facoltà di scegliere in base al proprio gusto, al proprio fisico, alla propria indole senza rincorrere i trend del momento, spesso effimeri, commerciali, poco raffinati.

In fondo è la personalità che rende speciali, che passa anche attraverso il modo di porgersi agli altri, le buone maniere e l’abito. Che, nel caso di Luluredgrove, non può essere che uno splendido abito.

Photo Credits: Luluredgrove Press Office, Daniela Palese, KAREN DI PAOLA,  Daniela Acampora