Sta per compiere, il prossimo 22 dicembre, 91 anni. La sua lucidità resta esemplare. E così, in un’intervista a Rai News, Piero Angela, il maestro della divulgazione scientifica italiana, ha raccontato la sua esperienza con i social media e il web.

Angela è intervenuto alla fine di ottobre all’evento #internet50 organizzato dal Consiglio nazionale delle ricerche per festeggiare il primo collegamento della rete Internet nel 1969 in America (si chiamava rete Arpanet).  In quell’occasione, alla domanda su cosa pensasse dei social media, oggi emblema stesso della nuova fase del web, il celebre conduttore non ha usato mezzi termini: “Sono solo pettegolezzi” ha dichiarato.

Attenzione però, ha avvertito Angela. Il potenziale della rete è immenso e non possiamo farne a meno. Da quel lontano 1969 , l’anno di Internet ma anche dell’allunaggio, “il mondo è cambiato e siamo cambiati noi”. “Internet potrebbe essere uno strumento straordinario. Se uno va a vedere solo i social, che sono soltanto pettegolezzi, Internet non serve a niente”.

“Il meccanismo stesso della pubblicità – ha sottolineato -, paga quelli che lavorano per Internet. E fa sì che, come per le televisioni, si arrivi a uno ‘spezzatino’ che non è quello più desiderabile. Bisognerebbe inventarsi qualcosa, perché Internet potrebbe essere uno strumento per far crescere il nostro Paese che è molto in ritardo su queste nuove tecnologie”.

“Il web è nato senza che la gente se ne accorgesse, come l’elettricità”. E spesso viene usato in modo sbagliato. Angela ha ammesso di utilizzarlo poco, in realtà. “Frequento poco la rete, non ho account sui social media, non partecipo alle chat. Navigo su un’altra tastiera che è quella del pianoforte, che mi interessa molto di più. C’è una pagina Facebook dedicata a me, Piero Angela noi ti obbediamo? Non leggo quello che scrivono, ho un po’ paura”. La rete, in compenso, avvicina la sua televisione divulgativa al pubblico più giovane. E questo a Piero Angela non dispiace affatto.