Dopo l’emergenza per la mareggiata che ha creato gravi danni a monumenti, abitazioni, strade, negozi e alberghi a Venezia comincia il vero e proprio esame, in dettaglio, del disastro.
Non tutto è ancora alle spalle, però, perché se ieri sera (13 novembre) la massima si è fermata sotto gli 80 centimetri, le previsioni parlano oggi di un altro picco significativo: 125 centimetri sul medio mare (alle 10.50). Esiste quindi la possibilità che le zone più basse, come San Marco, siano nuovamente allagate. In città c’è anche il premier Giuseppe Conte. Ha compiuto una riunione operativa e una visita a San Marco. Dovrebbe adesso incontrare anche i commercianti della città.
Oggi 14 novembre a Palazzo Chigi si terrà il Consiglio dei ministri straordinario. “Per Venezia c’è un impegno a 360 gradi, c’è una situazione drammatica in una città unica” ha detto Conte all’Ansa. Alla domanda se l’impegno per finire il Mose basterà ha dato una risposta interlocutoria. “Speriamo, confidiamo di sì, è un’opera su cui ormai sono stati spesi tantissimi soldi ed è in dirittura finale, ora va completata e poi manutenuta”. E ai veneziani: “Siamo vicini a voi e speriamo di prevenire queste situazioni drammatiche, perché non si ripetano più”.
Si riunirà intanto il 26 novembre il cosiddetto Comitatone interministeriale. Un organismo per la salvaguardia di Venezia. Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte. “Discuteremo anche – ha precisato – la governance per i problemi strutturali di Venezia. Fra questi: il passaggio delle grandi navi, il Mose, e un maggiore coordinamento tra le autorità competenti”.
“Con il Cdm di oggi adotteremo il decreto che dichiara lo stato di emergenza per Venezia“. Così, ha poi precisato il premier, si cercherà di tampionare la situazione. “Questo ci consentirà – ha spiegato – di varare già la prima dotazione finanziaria. Ciò per quanto riguarda le spese di primo soccorso volte a ripristinare le funzionalità dei servizi”.
Per quanto riguarda il ristoro dei danni Conte ha detto che vi sono due fasi. “La prima – ha sottolineato – ci consentirà di indennizzare i privati e gli esercenti commerciali sino a un limite per i primi di 5 mila euro e per i secondi di 20 mila euro”. Conte ha assicurato che i soldi “potranno arrivare subito e ovviamente faranno per ristorare i danni”. “Poi per chi ha danni più consistenti – ha aggiunto – ovviamente li quantificheremo con più calma e dietro istruttoria tecnica potranno essere liquidati”.