Le pattuglie in strada di polizia e carabinieri passeranno con più frequenza intorno al palazzo di Milano nel quale abita l’allenatore dell’Inter Antonio Conte. Lo scrive sul Corriere della Sera Gianni Santucci. Ma perché, cosa è successo? Tecnicamente si parla di una vigilanza, il livello più basso di tutela per una personalità pubblica, ed è stata stabilita dopo avere esaminato l’entità della “minaccia”.

L’ex allenatore della Juventus e della Nazionale, passato alla guida della squadra nerazzurra dalla scorsa estate, qualche giorno fa ha infatti ricevuto una lettera anonima che conteneva una serie di minacce e un proiettile.

È stato lo stesso allenatore, scrive ancora Santucci sul Corriere, a chiamare le forze dell’ordine e a firmare una denuncia contro ignoti, depositando la busta che aveva ricevuto. La società è stata avvertita dal tecnico e sta seguendo da vicino l’intera vicenda.

Il calcio, si sa, è un mondo che attira passioni forti, a volte incontrollabili. Interessi giganteschi e, qualche volta, desta l’attenzione di mitomani. Al momento l’ipotesi prevalente fra gli investigatori è che a mettere Antonio Conte in difficoltà sia esattamente un mitomane. Si vedrà. Intanto però la tranquillità di un allenatore di calcio viene messa pesantemente in discussione.