Claudia Comte e la sorprendente mostra al Castello di Rivoli
Guardare alla realtà da una prospettiva diversa, nel tentativo di dare vita a scenari mai visti prima. Tutto ciò può succedere solo grazie all’arte, rappresentata in questo caso dalla giovane artista svizzera Claudia Comte (Grancy, 1983), a cui il Castello di Rivoli (Torino) dedica la prima personale in un museo pubblico italiano. In Come crescere e avere sempre la stessa forma – questo il titolo della mostra – Comte trae spunto dalla natura e dai suoi pattern per creare grandi installazioni ambientali che si avvalgono della prospettiva e del digitale. L’esposizione – aperta fino al 23 febbraio – è a cura di Carolyn Christov-Bakargiev e Marianna Vecellio.
In generale, il lavoro di Claudia Comte è fortemente autobiografico e soprattutto è legato al territorio in cui vive. Non a caso l’artista predilige l’uso del legno, della pietra ed il marmo in quanto materiali facilmente rintracciabili nella sua zona; come già accennato, la giovane svizzera è nata e cresciuta a Grancy, un piccolo villaggio vicino a Losanna ai piedi del Mont Tendre, una delle cime più alte del Giura, una catena montuosa calcarea situata a nord delle Alpi. Un luogo, quindi, caratterizzato perlopiù da boschi e montagne.
Al Castello di Rivoli, Comte presenta undici interventi murali monumentali, pensati appositamente per le sale del terzo piano della residenza storica reale. Di fatto, si tratta di una serie di moduli ripetuti nello spazio che si ispirano alle decorazioni settecentesche dei soffitti e delle pareti dell’edificio principale del museo. Ma non solo: l’artista trae ispirazione anche dai movimenti geologici della collina al di sopra della quale sorge il museo, come risultato della stratificazione dei ghiacciai in epoca neozoica. Queste informazioni vengono poi tradotte in sequenze ottiche e segni grafici infiniti che assomigliano a codici da decifrare, figli dell’epoca digitale in cui viviamo.
Tuttavia, il suo intervento site-specific al museo è stato arricchito anche da una recente ricerca a proposito del mondo sottomarino, da intendere come luogo animato ancora una volta da pattern di vite misteriose e sommerse. L’approccio di Claudia Comte è sicuramente minimalista, forte della lezione di Sol Lewitt, Bridget Riley e John Armleder, artista – quest’ultimo – da cui lei ha imparato molto.
La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue (italiano e inglese), pubblicato dal Castello di Rivoli stesso. All’interno ci saranno dei saggi delle curatrici, le immagini delle opere in esposizione ed una cronistoria selezionata degli interventi murali realizzati dall’artista da dodici anni fa ad oggi.
Claudia Comte. Come crescere e avere sempre la stessa forma
A cura di Carolyn Christov-Bakargiev e Marianna Vecellio
31 ottobre 2019 – 23 febbraio 2020
Castello di Rivoli
Museo d’Arte Contemporanea
Piazza Mafalda di Savoia
10098 Rivoli – Torino
info@castellodirivoli.org
+39 011 9565222