Il 22 novembre uscirà Mina Fossati, il nuovo progetto firmato a quattro mani dalla regina del canto e il grande cantante scrittore Ivano Fossati. Il lavoro è stato portato avanti per due anni, durante i quali i due sono stati supportati e accompagnati da Massimiliano Pani, figlio e produttore di Mina. L’idea di fare un progetto insieme nasce molti anni prima: è infatti dal 1996 che i due pensano a realizzare un disco come Mina Fossati. Tuttavia ai tempi qualcosa non è andato e il progetto è rimasto a prendere polvere in un cassetto.
Quando un paio di anni fa ho scoperto che Mina ancora pensava a questa idea confesso che mi ha spiazzato un po’, ho avuto qualche esitazione, poi sono tornato a casa, ho raccontato la cosa a mia moglie e lei mi ha risposto: “Se dici no a Mina chiedo il divorzio”. Ma è stata un’eccezione, lavorare con lei è una gioia che non mi sarei mai negato, nessun musicista sano di mente direbbe no a Mina
Mina e Fossati si riconfermano come due fra i più grandi interpreti della musica italiana
Il disco contiene undici pezzi inediti, è prodotto da Massimiliano Pani per Pdu e Il Volatore, distribuito da Legacy-Sony Music. Mina Fossati è stato presentato in anteprima stampa ieri sera nella Sala Puccini del Conservatorio Giuseppe Verdi, durante la Milano Music Week 2019. Nel disco le voci dei due interpreti sono accompagnate da pianoforte e orchestra d’archi, e non mancano le percussioni latine. Un disco dal sapore blues-rock ricco di ballate dal tono schietto e toccante.
Ivano Fossati ha raccontato con precisione che cosa significa lavorare con un’artista del calibro di Mina:
Quando ho cominciato a scrivere per lei ho visto che le idee fluivano. Ci conosciamo da anni e so che le sue scelte a volte sono spiazzanti, ma lei è sempre un chilometro avanti o di lato.
Un lavoro contemporaneo in cui, continua a raccontare Fossati, il richiamo al passato è stato messo da parte in virtù dell’esaltazione del presente. Mina non ama essere ricordata, Mina ama essere ascoltata oggi come ieri, dimostrando che il presente può essere il nuovo virtuoso passato.