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Tik Tok, l’app cinese amatissima dai ragazzi fa paura anche a Instagram

Tik Tok, l’app cinese che ha conquistato i ragazzi adolescenti e non solo, sta diventando una delle start up più popolari. Fino al punto che i suoi creatori meditano un ampliamento dei suoi servizi e uno sbarco in Borsa. Di fatto si tratta di un personal media che è un misto tra un social network e YouTube. Su Tik Tok si possono postare brevi video accompagnati dalla musica. Questa l’idea alla base. La quale sta avendo talmente tanto successo nel mondo da far tremare Facebook e Instagram.

Un successo vertiginoso

Ma negli Stati Uniti, impegnati in una guerra commerciale con la Cina, diversi parlamentari hanno chiesto l’apertura di un’inchiesta. Vogliono apere come funziona la app. E adesso, ormai, c’è attenzione anche in Italia. Tik Tok è stata lanciata nel 2017 dopo che la società proprietaria, ByteDance, ha acquistato Musical.ly. Quest’ultima è un’altra app amata dagli adolescenti. Permetteva di produrre video musicali in playback. Da allora la cinese Tik Tok ha vissuto una crescita vertiginosa. Ha cominciato a incalzare app dell’ecosistema Zuckerberg, come Instagram, che le sta pure copiando delle funzioni.

Pronti nuovi servizi a tutto campo

Secondo la società di analisi Sensor Tower, gli utenti avrebbero scaricato un miliardo e mezzo di volte Tik Tok dai negozi digitali. È presente in oltre 150 Paesi, tradotta in 75 lingue. Negli Stati Uniti il 60% dei 26,5 milioni di utenti attivi mensilmente ha un’età compresa tra i 16 e i 24 anni. Ora ByteDance, la società proprietaria di Tik Tok, sta pensando di capitalizzare questa popolarità aggiungendo servizi e andando all’assalto dei mercati emergenti. I media americani danno per imminente il lancio di un servizio di musica in streaming in competizione con Spotify e Apple Music. Avverrebbe in India e Brasile per poi estendersi in mercati più maturi come gli Usa.

Presto anche lo shopping online

ByteDance avrebbe avviato contatti con le principali major, da Universal Music a Sony Music a Warner Music, per ottenere accordi di licenza globali. La società con sede a Pechino, avrebbe inoltre condotto un test per portare lo shopping online su Tik Tok. E per ampliare la sua platea di giovani vorebbe lanciare un proprio smartphone. Infine, secondo indiscrezioni poi smentite, la compagnia tecnologica che Softbank valuta circa 75 miliardi di dollari avrebbe intenzione di quotarsi a breve sulla piazza di Hong Kong.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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