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A Dresda il furto del secolo: trafugati gioielli e diamanti di valore inestimabile

Un colpo grosso da un miliardo di euro. Questo il bottino dei ladri che con estrema destrezza hanno trafugato oggi 25 novembre in Germania gioielli e diamanti di valore altissimo nel Castello di Dresda. I banditi hanno letteralmente saccheggiato la celeberrima collezione della Grünes Gewölbe, nella sala delle Volte Verdi.

“Mai una razzìa così…”

Per la Bild si tratta del “più grande furto d’arte nella storia del dopoguerra”. Il bottino è composto per lo più di gioielli antichi mentre sono stati tralasciati vasi e dipinti, probabilmente perché troppo ingombranti. Le forze di sicurezza tedesche hanno circondato il castello ma gli autori del furto erano giù riusciti a fuggire.

La Sala delle Volte Verdi

La sala delle Grünes Gewölbe fu fatta costruire dall’elettore sassone Augusto il Forte tra il 1723 e il 1730. Conteneva i gioielli della corona sassone. Oggi è, da tempo, un museo diviso in due sezioni. La parte storica si trova al piano terra della Residenzschloss nelle sale della collezione da poco restaurate. Un piano più in alto, la Nuova Volta verde, ospita singoli pezzi speciali.

Incendio provocato ad arte

I ladri hanno provocato un incendio in una cabina elettrica in modo da togliere la corrente elettrica al Castello, secondo le prime dichiarazioni della polizia. Quindi sono entrati da una piccola finestra laterale all’interno delle sale.

Pezzi unici al mondo

Non sono state derubate solo le collezioni di Stato, ma noi sassoni“, ha detto il governatore della Sassonia, Michael Kretschmer. “I tesori della Volta verde sono stati duramente conquistati nel corso di molti secoli dal popolo sassone. Non si può capire la storia del nostro Paese, del nostro libero Stato libero, senza le Volte Verdi e le raccolte d’arte statali della Sassonia.” Nella Grünes Gewölbe sono raccolti circa 3000 oggetti preziosi realizzati in oro, argento, gemme, avorio e altri materiali pregiati. Uno dei pezzi di maggior valore, il diamante di 41 carati, il Verde di Dresda, unico al mondo, è attualmente in mostra al Metropolitan a New York.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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