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Non è un Paese per giovani: in Italia nascono sempre meno bambini

Continuano a diminuire i nuovi nati. In Italia, cioè, ci sono sempre meno bambini e la popolazione del nostro Paese invecchia rapidamente. Nel 2018 sono stati iscritti in anagrafe per nascita 439.747 bimbi. Vale a dire oltre 18mila in meno rispetto al 2017. Una tendenza negativa che non evidenzia segnali di inversione. Secondo i dati provvisori riferiti al periodo gennaio-giugno 2019, le nascite sono già quasi 5mila in meno rispetto allo stesso semestre del 2018. Si tratta di uno dei dati che emergono dal rapporto Istat Natalità e fecondità della popolazione residente anno 2018.

Genitori entrambi italiani

Nell’arco degli ultimi dieci anni le nascite sono diminuite di 136.912 unità. Ossia quasi un quarto (il 24% in meno) rispetto al 2008. Questa diminuzione è attribuibile esclusivamente alle nascite da coppie di genitori entrambi italiani (343.169 nel 2018, quasi 140 mila in meno nell’ultimo decennio).

Meno donne in età fertile

Si tratta di un fenomeno di rilievo, in parte dovuto agli effetti “strutturali” indotti dalle significative modificazioni della popolazione femminile in età feconda. Un’età convenzionalmente fissata tra i 15 e i 49 anni. In questa fascia di popolazione, le donne italiane sono sempre meno numerose. Da un lato, infatti, le cosiddette baby-boomers (ovvero le donne nate tra la seconda metà degli anni Sessanta e la prima metà dei Settanta) stanno uscendo dalla fase riproduttiva. Dall’altro, le generazioni più giovani sono sempre meno consistenti. Queste ultime scontano, infatti, l’effetto del cosiddetto baby-bust, ovvero la fase di forte calo della fecondità del ventennio 1976-1995. Un tracollo che ha portato al minimo storico di 1,19 figli per donna nel 1995.

Le donne straniere non bastano

A partire dagli anni duemila, rileva ancora l’Istat, l’apporto dell’immigrazione, con l’ingresso di popolazione giovane, ha parzialmente contenuto gli effetti del baby-bust. Tuttavia questo effetto sta lentamente perdendo la propria efficacia man mano che invecchia anche il profilo per età della popolazione straniera residente. Continuano a diminuire le nascite all’interno del matrimonio (297.768), quasi 19mila in meno rispetto all’ultimo anno, 166 mila in meno rispetto al 2008. Ciò è dovuto anche al forte calo dei matrimoni che si è protratto fino al 2014, anno in cui sono state celebrate appena 189.765 nozze, per poi proseguire con un andamento altalenante che vede nel 2018, anno in cui sono stati celebrati 195.778 matrimoni, un lieve aumento (+4.500) rispetto al 2017.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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