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Commissione von der Leyen, via libera dal Parlamento europeo. All’Italia l’Economia

Via libera dal Parlamento europeo alla Commissione europea presieduta dalla tedesca Ursula von der Leyen (in piedi nella foto in alto). Dopo rinvii, polemiche, e ritardi adesso il “governo” dell’Unione c’è per davvero. L’italiano Paolo Gentiloni (Pd), ex presidente del Consiglio, è il Commissario all’Economia.

I sì alla Commissione von der Leyen sono stati 461, i voti contrari 157, gli astenuti 89. Nel 2014 l’esecutivo del lussemburghese Jean-Claude Junker ebbe 423 voti a favore, 209 contrari e 67 astenuti (su 751 eurodeputati). È un’Ursula von der Leyen distesa e sorridente quella arrivata alla plenaria del Parlamento.

Nei corridoi davanti all’aula la calca delle grandi occasioni. “Sarà un buon inizio, sono moderatamente ottimista”, ha detto Gentiloni conversando con i giornalisti. “Abbiamo costruito un’equipe europea eccezionale, oggi chiedo il vostro sostegno per un nuovo inizio per l’Europa“, ha detto la presidente eletta. “Nei prossimi 5 anni – ha aggiunto – la nostra unione porterà avanti una trasformazione di società e economia. È la cosa giusta da fare e non sarà semplice”.

Una seduta dell’Europarlamento a Strasburgo

“La protezione del nostro clima è una questione esistenziale per l’Europa – ha detto Ursula von der Leyen – e non potrebbe essere altrimenti. Vediamo Venezia sott’acqua, le foreste in Portogallo colpite da incendi, la siccità in Lituania. È successo anche in passato, ma non possiamo perdere neanche un secondo, dobbiamo lottare contro il cambiamento climatico”.

“L’Europa sarà sempre un riparo per coloro che hanno bisogno di protezione internazionale”. “È nel nostro interesse che coloro che rimangono siano integrati nella nostri società. Ma dobbiamo anche far si che coloro che non hanno il diritto di rimanere ritornino in patria – ha aggiunto -. Dobbiamo spezzare questo modello crudele dei trafficanti. E dobbiamo riformare i nostri sistemi di asilo senza dimenticare i valori di solidarietà e responsabilità”.

“Un membro della nostra famiglia intende lasciare la nostra Unione – ha detto ancora la presidente alludendo alla Gran Bretagna – e io non ho mai sottaciuto che sarò sempre una remainer”. “Ma rispetteremo la decisione dei britannici e troveremo sempre delle soluzioni alle sfide comuni. Qualsiasi cosa serbi il futuro per noi il legame e l’amicizia dei nostri popoli non possono essere spezzati”, ha aggiunto.

Paolo Gentiloni (Pd – PSE) è il nuovo Commissario all’Economia dell’Unione europea

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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