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Trump: “Il principe Andrea? Non lo conosco…”, imbarazzo a Buckingham Palace

Una scena imbarazzante e a tratti surreale. È quella che si è svolta nel corso del ricevimento londinese di Buckingham Palace, il 3 dicembre. Una cerimonia che si è svolta per celebrare i 70 anni della Nato (la North atlantic threaty organization).

Il presidente americano Donald Trump, presente nell’occasione, ha negato fermamente di conoscere il principe reale inglese Andrea, duca di York. L’episodio è avvenuto a margine del ricevimento. Il principe Andrea, il terzogenito della regina Elisabetta d’Inghilterra, è al centro dello scandalo Epstein. Il finanziere Jeffrey Edward Epstein è morto il 10 agosto scorso in carcere a New York, in circostanze oscure. Ufficialmente per suicidio.

Era stato arrestato con l’accusa di abusi sessuali e traffico internazionale di bambini. Secondo inchieste di stampa il principe Andrea, duca di York, era amico di Epstein e sarebbe coinvolto, stando ad alcune accuse, in comportamenti ambigui nei confronti di minori.

La notizia del mancato “riconoscimento” da parte di Trump del terzogenito della regina è riportata nella sua edizione online dal quotidiano statunitense Usa Today. Il giornale accompagna tuttavia l’articolo con un’immagine di Trump e del principe Andrea lo scorso giugno a Londra insieme all’allora Decano di Westminster John Hall.

Rispondendo a chi gli chiedeva un commento sulle vicende di Andrea, duca di York, che non era presente al ricevimento, Trump ha affermato due volte di non conoscerlo. “Non conosco il principe Andrea, ma è una storia difficile”, ha detto: “Non lo conosco, no”.

Tuttavia, come riporta anche Usa Today, Trump ha incontrato numerose volte il principe Andrea (vedi foto in alto), inclusa quella del 3 giugno di quest’anno nella capitale britannica. Nel 2000, ricorda poi il quotidiano statunitense, Trump fu fotografato nel suo resort di Mar-a-Lago in Florida insieme ad Andrea e allo stesso Epstein.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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