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Salvini contro la Nutella: “Non la mangio più, usa nocciole non italiane…”

No signora, non ho freddo… sto bene. Poi mangio pane e salame e due sardine e sto ancora meglio…”. Scherza Matteo Salvini, il 5 dicembre a Ravenna, quando una simpatizzante sotto il palco gli chiede se ha freddo.

Il leader della Lega però torna serio quando gli ricordano di mangiare la Nutella. “La Nutella? Ma lo sa signora che ho cambiato? Perché ho scoperto che per la Nutella usa nocciole turche, e io preferisco aiutare le aziende che usano prodotti italiani, preferisco mangiare italiano, aiutare gli agricoltori italiani”, spiega.

Proseguono intanto i preparativi con cui il movimento delle “sardine” anti Salvini si ritroverà nella storica piazza romana della politica, piazza San Giovanni. Il prossimo 14 dicembre, al grido di “Roma non si lega”, sono attese almeno 100 mila persone. Saranno di sicuro in tanti da varie parti d’Italia a scendere in piazza contro “odio e populismo”. E con l’obiettivo di “stipare come sardine” San Giovanni e le zone limitrofe.

Del resto lo stesso acerrimo nemico Matteo Salvini ha fatto altrettanto poco tempo fa. Insieme agli altri leader del centrodestra ha portato in piazza San Giovanni tantissimi suoi sostenitori, lo scorso 19 ottobre. Sui social media ora gli organizzatori del movimento delle sardine annunciano che il 14 dicembre gli antisalviniani d’Italia ci saranno.

E invaderanno pacificamente la piazza (concessa per la manifestazione). L’appuntamento è alle 15. Naturalmente San Giovanni è stata scelta proprio per reazione alla manifestazione di ottobre del centrodestra. “Abbiamo voluto organizzare questo raduno in un luogo simbolo – spiegano gli organizzatori-. Una piazza che negli ultimi tempi è stata usata come palco per diffondere messaggi che non sono degni di una società civile. È tempo di reagire a questo modo di fare politica. Una retorica vuota e senza empatia, che alimenta la divisione. E fonda il proprio messaggio sull’odio verso il prossimo”.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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