L’istrionico Achille Lauro è nato l’11 luglio 1990 e per festeggiare il suo compleanno ha scelto un giorno che gli si addice benissimo: il 31 ottobre, la notte di Halloween. Nel 2020, il cantante compirà trent’anni e per festeggiare ha scelto di fare le cose in grande, invitando decisamente troppa gente: un concerto nella sua città, Roma, al Palazzo dello Sport.
Maxi concerto a Roma al Palazzo dello Sport per il compleanno di Achille Lauro
Il suo nuovo disco, prodotto sempre insieme a Boss Doms, si chiama 1990. Di nuovo Lauro cambia stile, scardina tutto e si rende camaleontico in una commistione di generi nel quale non riesce a stare fermo. Il disco avrà delle impronte dance, malinconicamente attaccate agli anni ’90 e lo stile unico inconfondibile di una generazione. Un disco che unisce presente e passato e che guarda però al futuro. In ogni caso, Lauro si definisce, allergico alle etichette:
I generi musicali sono gabbiette per topi.
Il videoclip di Achille Lauro, 1990, è un omaggio alla più nota popstar americana: il cantante è nella sua cameretta ricoperta da poster di Britney Spears, dei Take That, dei Prodigy. Lauro indossa una giacca fucsia fluo e, ciliegina sulla torta, lunghissimi stivali in latex. Con una cornetta rosa del telefono, omaggia la fidanzatina d’America in una sua immagine iconica degli anni ’90 appunto. La canzone parla di un amore morboso, possessivo e ossessivo, un “amore che fa a pezzi”.
Non chiamarlo amore, non chiamarlo tradimento.
Non chiamarlo passione, non chiamarlo neanche sesso.
Non chiamarlo delusione, ma non chiamarlo sentimento.
Non chiamarmi “amore”, non richiamerò, prometto.
Non la chiamo confusione, tu non lo chiamerai sospetto.
Non la chiamerò oppressione, tu non lo chiamerai disprezzo.
Non chiamarla esitazione, non lo chiamerò dispetto.
Non lo chiamerò rancore, ma non chiamarlo fallimento.
In un momento in cui si parla molto della violenza sulle donne, femminicidio e parità di diritto, la canzone è attuale, in un dualismo in cui l’amore rischia di essere la chiave di distruzione sia da un lato che dall’altro. Con l’odio non vince mai nessuno.