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Repubblica Ceca, sparatoria in ospedale: è strage. Il killer si è ucciso

AGGIORNAMENTO ORE 12:53 – Il killer, un uomo alto un metro e ottanta con un giubbotto rosso, si è tolto la vita. Il suo corpo è stato trovato dagli agenti.

Sei persone sono state uccise e altre sono rimaste gravemente ferite in una sparatoria al Faculty Hospital di Ostrava nel nord-est della Repubblica Ceca. Il killer è in fuga. Il gravissimo fatto di sangue è avvenuto stamani 11 dicembre. Ostrava è una città vicina al confine con la Polonia, a circa 300 chilometri da Praga.

A confermare la notizia è stato il presidente della Regione Moravia-Slesiana, Ivo Vondrák. La polizia continua ad aggiornare la situazione su Twitter. Le forze dell’ordine non sono riuscite a fermare il sospetto. Perciò hanno lanciato un appello a eventuali testimoni perché collaborino alle ricerche. L’assassino sarebbe un uomo di notevole corporatura, alto circa un metro e ottanta centimetri, con addosso una giacca rossa.

Lo mostra il fermo immagine delle telecamere interne della struttura ospedaliera in cui si è verificata la tragedia. La polizia ha diffuso l’immagine (foto in basso) al fine di facilitare le ricerche. L’attacco è avvenuto in uno dei reparti ambulatoriali intorno alle 7 del mattino.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’uomo ha fatto irruzione e a cominciato a sparare, colpendo circa sette persone. La polizia ha evacuato l’ospedale e l’Università adiacente. “Sfortunatamente, l’attacco ha causato diverse vittime”, ha dichiarato il ministro degli Interni Jan Hamacek, all’emittente Ceska Televize.

Il fermo immagine diffuso dalla polizia ceca che ritrarrebbe il sospetto killer di Ostrava

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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