Milano conferma la sua leadership e vince per il secondo anno consecutivo la Qualità della vita 2019. Si tratta della graduatoria del Sole 24 Ore giunta alla trentesima edizione. È stata pubblicata oggi 16 dicembre sul quotidiano e sul sito. L’ultima classificata, quest’anno, è Caltanissetta mentre Roma e Napoli salgono alcuni gradini.

La Qualità della vita 2019 è una versione ampliata della tradizionale indagine del quotidiano sul benessere nei territori, su base provinciale. Rispetto all’anno scorso, infatti, il numero di indicatori è aumentato da 42 a 90, divisi in sei macro aree tematiche. Un’indagine su altrettante componenti dello star bene. Le classifiche di tappa sono: “Ricchezza e consumi“, “Affari e lavoro“, “Ambiente e servizi“, “Demografia e società“, “Giustizia e sicurezza“, “Cultura e tempo libero“.

Se il caso di Milano è emblematico, questa classifica fotografa le performance positive di tutte le province delle grandi città. Roma, diciottesima, sale di tre posizioni rispetto alla classifica dello scorso anno. Napoli, pur essendo nella metà inferiore della classifica generale (81°), rispetto alla scorsa edizione della Qualità della vita ha all’attivo una salita di 13 posizioni.

Sulla stessa linea le performance di Cagliari, che fa un balzo di 24 posizioni (20°). Genova sale di 11 gradini (45°), Firenze di sette (15°) e Torino è 33/ma (+ 5 sul 2018). Infine, Bari mette a segno un incremento di 10 posizioni, raggiungendo il 67° posto. Bologna in calo pur restando nella parte alta della classifica al 14° posto.

La classifica premia Milano per “l’andamento controcorrente dal punto di vista demografico, con un aumento dei residenti che continua costantemente dal 2012. Ma anche lo stile di vita sempre più verde e sempre più smart”, spiega lo studio. Subito dietro il capoluogo lombardo, nella classifica generale 2019, si confermano Bolzano, Trento e Aosta.

Nella top ten delle città più vivibili quest’anno entrano Monza e Brianza, che sale di 17 posizioni fino alla sesta, Verona che ne guadagna sette e arriva al settimo posto e – a chiudere la top ten – Venezia e Parma che salgono rispettivamente di 25 e 19 piazzamenti.

La coda della classifica è occupata anche quest’anno da province del Sud. Caltanissetta occupa l’ultimo posto per la quarta volta nella storia dell’indice dopo le performance negative del 1995, nel 2000 e nel 2008. Foggia (105 ) e Crotone (106 ) la precedono di poco.

Su base regionale, riemerge la contrapposizione Nord-Sud. Con Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia sul podio, seguite dal Veneto, presente nella top 10 con tre province. Poi dall’Emilia Romagna – che cresce, soprattutto nella classifica di tappa “Affari e lavoro” – e dalla Lombardia. In fondo alla classifica, invece, ci sono Sicilia e Calabria, rispettivamente ultima e penultima.