A prima vista potrebbe sembrare una grande nube di nebbia. Ma invece le immagini che vi mostriamo, lanciate sui social media da molti newyorkesi, riprese dalle tv statunitensi e da Sky, descrivono in “time-lapse” una burrasca di neve (snow squall) breve e violenta. Un fenomeno improvviso e molto intenso che ha investito in pieno New York mercoledì 18 dicembre.

La tempesta di neve ha “preso in pieno” i grattacieli di Manhattan, causando disagi a oltre un milione di persone solo sull’isola. Secondo il National Weather Service, Central Park è stata ricoperta da circa 10 centimetri di neve nello spazio di poche decine di minuti.

Uno “squall” è fondamentalmente un breve ma feroce scoppio di neve pesante e molto forte. Di solito dura meno di un’ora o poco più, secondo quanto precisa online Cnn, riferendosi alle definizioni che dello snow squall dà il National Weather Service (NWS). Questo genere di tempeste si verifica durante il giorno e non nel corso della notte.

Il National Weather Service, infatti, aveva emesso un avviso di burrasca alle 16:15 di mercoledì 18 dicembre per alcune zone di New York. Fra queste Long Island ma anche il Connecticut meridionale. L’avvertimento è rimasto in vigore fino alle 17:30: poco più di un’ora.

Il fenomeno è definibile anche come “bomba di neve“. Parafrasando la definizione che usiamo in Italia di “bomba d’acqua” riferita ai sempre più frequenti nubifragi intensi e localizzati su un’area geografica ristretta. Gli avvisi di “snow squall” sono un fenomeno relativamente recente in America. Il National Weather Service, riporta online la Cnn, ha cominciato a emetterli circa un anno fa. Sono così nuovi che l’ufficio del NWS di New York ha pubblicato una spiegazione su Twitter per coloro che non hanno familiarità con il termine.