Era un giorno qualunque di un’estate appena trascorsa. Ancora se ne sente il profumo nonostante le città siano oggi illuminate da sfarzose luci natalizie. Era il 12 luglio del 2019 quando un violento ciclone mediatico travolse Clizia Incorvaia nel vortice delle cronache rosa; per qualsiasi donna potrebbe essere l’inizio di un incubo. Per l’Incorvaia è stato sentirsi un bersaglio messo a nudo ed esposto a qualsiasi tipo di critica. L’allora marito, il cantante de Le Vibrazioni Francesco Sarcina, aveva deciso di rendere pubblica la notizia di una presunto tradimento che Clizia avrebbe consumato con l’attore Riccardo Scamarcio, nonché testimone di nozze del cantante.

Quello che è successo dopo è ormai noto a tutti. Clizia, modella e designer di 33 anni, non si è mai arresa di fronte alle accuse. E grazie alla vicinanza di fan, amici, familiari e all’amore incondizionato per la figlia Nina di quattro anni, cerca il momento giusto per riscattarsi e rinascere con più consapevolezza e forza di prima.

Molto probabilmente è un percorso ancora aperto, e Clizia fa tutt’ora fa i conti con quello che è successo appena cinque mesi fa. Fra i suoi desideri, però, ce n’è uno che vorrebbe far avverare con tutta se stessa: voltare pagina. E in fondo lo sta già facendo, soprattutto con nuovi progetti professionali che certamente daranno luce nuova alla sua personalità. Da oggi sarà soltanto Clizia Incorvaia ed insieme a VelvetMag conosceremo i primi passi della sua rinascita. In esclusiva per voi, ecco l’intervista a Clizia Incorvaia.

Photo Credits: Gabriele Battaglino

Intervista esclusiva a Clizia Incorvaia: dopo le ceneri? La rinascita

In molti si saranno chiesti chi era Clizia Incorvaia prima dello ‘scandalo rosa’ che l’ha vista protagonista qualche mese fa: chi era, Clizia?

Clizia è una ragazza cresciuta a pane e fiabe e pane e Catullo. Infatti dalle mie origini, che citano il liceo classico di Agrigento, sono approdata a Milano. Mi sono laureata in Scienze della Comunicazione alla Cattolica e ho iniziato a lavorare alla corte di Piero Chiambretti su La 7. Su Italia 1 ho vestito invece i panni della stagista intellettuale e poi della principessa delle favole, ed è proprio qui che ritorna l’amore per le fiabe.

Ho partecipato a “Pechino Express” e sono stata l’inviata per “Top” su Rai Uno, un programma di tendenze. Qui ci riallacciamo sempre al discorso della moda che rappresenta un forte tassello nella mia vita. Sono una ragazza molto sognatrice, molto romantica, idealista a cui è stato rubato un sogno, il sogno della  fine di un amore. Una ragazza che aveva avuto tanto, sognava tanto e che ha ricevuto una gogna mediatica pesante, però da cui comunque è risorta, è rinata come una fenice dalle sue ceneri.

C’è un prima e un dopo. Vorrei che voltassimo pagina insieme ai lettori di VelvetMag: com’è la nuova vita di Clizia, ripartita da una frattura personale? È cambiata molto?

La mia nuova vita, come dicevo, è stata un rinascere da queste ceneri. Ho deciso io di riprendere in mano la mia vita, perché inizialmente è stata molto dura, soprattutto quando sei il protagonista di uno scandalo negativo e ti vengono tolti anche dei lavori importanti per note aziende.  

Vi devo dire che è assolutamente difficile ripartire dal momento in cui vieni offeso sui social da milioni di persone che ti danno della poco di buono. E tu pensi: “Sono un’innocente e vengo mandata in galera?”; vi assicuro che non è semplice.

È stato altrettanto complicato ripartire ma a un certo punto, grazie anche alla mia migliore amica Lola Ponce, che mi disse: «Per piacere fai un click e trasforma la tua vita», ho trasformato il momento più drammatico, più brutto e più pesante, nel momento più produttivo della mia vita.

Mi sono detta: “Questo mese di infelicità  lo utilizzeremo per trasformarlo in cose belle e anche per raggiungere determinati obiettivi”. Perché sta a me morire o rinascere. Era quella la scelta: o morivo o rinascevo… E io ho deciso di rinascere.

Photo Credits: Gabriele Battaglino

“Foudesir” è la sua capsule collection dedicata al Natale e al Capodanno. È una buona marcia, che traccia un futuro professionale senz’altro cospicuo e ricco di novità. Chi è la donna che indossa “Foudesir”?

Dopo quello che è accaduto ho deciso di risorgere. Così ho creato questa capsule collection per un brand italiano che si chiama “Foudesir” di cui vado molto fiera; era il mio sogno sin da bambina fare la stilista.

Realizzare questa collezione dedicata alle donne è stato come raggiungere un sogno. Si tratta di una capsule collection in vendita in 70 negozi italiani dedicata alle donne goderecce; le donne che godono della vita. È un inno alla vita proprio perché in questo momento, più che mai, io devo ringraziarla!

Cosa ha ispirato la nascita della sua linea di moda?

Mi ha ispirato una donna forte, una donna che gode della vita, entusiasta, positiva. Una donna che vede il bicchiere sempre mezzo pieno e che vuole risplendere. Ho creato questi abiti metallizzati in rosa e in oro perché una donna non deve dimenticarsi di sentirsi luminosa. Queste donne vogliono credere nella rinascita.

Attraversando un po’ il suo percorso professionale, lei, Clizia, è anche una nota influencer. Qual è il ‘segreto’ per far sì che un social diventi un’effettiva finestra professionale?

Sicuramente è la spontaneità. Più sei spontaneo più vinci sui social. Quindi meglio l’imperfezione alla perfezione, meglio la sbavatura alla non sbavatura. Il trionfo è proprio questo: farsi vedere spontanea, naturale. È comunque uno stato, una sensazione che viene  purtroppo meno in questa società dove tutti dobbiamo esser perfetti e di conseguenza abbiamo l’ansia di raggiungere la perfezione.

Io cerco di fare questo sui miei social, essere spontanea. Non a caso vedo che vinco proprio quando sono assolutamente imperfetta. La gente ti vede più umana e dice: «Ah, è una dei nostri» e strappi anche un sorriso perché poi, i social, devono pur essere anche evasione.      

Spesso i media possono essere un’arma a doppio taglio. In che modo è riuscita a proteggere sua figlia, la piccola Nina di 4 anni, dall’occhio del ciclone mediatico anche nei momenti più duri?

In realtà devo essere onesta, io mostro pochissimo di mia figlia. Può apparire in qualche storia Instagram ma cerco di tutelarla il più possibile, perché al giorno d’oggi è un attimo incappare in situazione spiacevoli. Quando diventi madre diventi come una leonessa. Non sei più quella principessa del castello, ma diventi una principessa guerriera che protegge. E questo cambia tanto la visione della vita stessa.

Una tendenza che è spopolata fra le mamme è il “Mini-me”, cioè vestire la propria bambina tale e quale alla mamma o viceversa. È capitato anche a lei e a Nina di divertirsi con curiosi outfit; ma oltre all’abito, quanto si somigliano Clizia e Nina?

Il “Mini-me” parte 5 anni fa dall’America e io l’ho fatto appunto quando Nina era appena nata, 4 anni fa. In Italia non sapevano neanche cosa fosse all’epoca. Lo feci per prima quando avevo un blog che si chiamava “Il punto C” e che ora non esiste più. Mi compravo i vestiti taglia 16 anni quando non trovavo il look simile a quello di mia figlia.

Nina è una bambina estremamente curiosa, iperattiva. Proprio come sono io, che non riesco a stare mai ferma. È molto creativa e artistica, anche lei ama disegnare. Ama le fiabe come la mamma e le ho trasmesso la passione per l’arte. È una bambina molto dolce, entusiasta e coccolosa. Non nega a nessuno un abbraccio.

Clizia è modella, influencer e conduttrice. Qual è il ruolo che secondo lei le veste meglio? Ed inoltre, ha mai pensato di fare l’attrice? Se sì, in che tipo di film si vedrebbe bene?

Quando ero piccola avrei voluto far parte di un film horror ma in realtà non mi sono mai vista come attrice, nonostante abbia avuto diverse possibilità. Una volta mi fermò Silvio Muccino per strada, proponendomi un provino ma non ci andai. 

Mi avevano scelto per un film di Zalone e per un film di Genovese, ma non ho mai studiato realmente recitazione. Sento che non è il mio percorso.

Sono brava nella conduzione, nell’ingegnarmi, nel creare. Posso fare un’intervista incredibile però devo rimanere sempre vera, sempre Clizia! Quindi, se dovessi vedermi in un ruolo per un film magari sceglierei un personaggio molto simile a me stessa; un personaggio vero e divertente da commedia italiana o cinepanettone.

Photo Credits: Gabriele Battaglino

Sta arrivando il periodo più bello dell’anno. Sarà un Natale diverso per lei, Clizia? Come trascorrerà queste feste?

Il Natale per me è sempre avvolto in una sfera magica perché ti senti carico di buoni propositi. Ho una famiglia molto unita e lo passerò come da tradizione a Pordenone, insieme alla mia famiglia materna. È la città in cui sono nata e a cui sono molta legata nonostante sia cresciuta nell’estremo sud, ad Agrigento; due luoghi completamente opposti.

Noi da tradizione facciamo una cena a base di capesante e ostriche, e decidiamo il menù un mese prima. Allo scoccare della mezzanotte il più piccolo della casa, in questo caso Nina, sceglie i regali sotto l’albero e li distribuisce. Una condivisione totale di amore, di gioia, di successi che va avanti fino alle 3 del mattino. La nostra tradizione è bellissima quindi in realtà mi sento molto fortunata a trasmettere questo simbolo dell’unione familiare alla mia piccola Nina nonostante la famiglia, quella di papà e mamma, non sia più unita.  Le trasmetto comunque l’amore della mia famiglia che è anche la sua, i miei genitori, i miei zii da cui lei può assorbire solo che amore.

Prima di salutarci e augurarle un sereno Natale, vorrei farle un’ultima domanda. Mi piacerebbe che rispondesse come se parlasse con la sua parte più intima e confidenziale: cosa si augura per il nuovo anno che verrà?

Per il nuovo anno che verrà, sicuramente mi auguro che sia un anno all’ insegna della rinascita come lo è stata questo fine. Che come un bruco io mi possa trasformare in farfalla e quindi che possa volare libera come la vita stessa, e soprattutto che ogni sogno, mio e di mia figlia, si possa realizzare.

 

Photographer: Gabriele Battaglino
Hair: Idola Saloon
Make up: Sabrina Targa
Abito glitter azzurro: COLLINI MILANO
Abito glitter rosa: COLLINI MILANO
Giacca collezione uomo: MARSĒM