‘Ndrangheta in Piemonte, arrestato Roberto Rosso (Fdi). Meloni: “È fuori”
Roberto Rosso (foto in alto), 59 anni, assessore ai Diritti civili della Regione Piemonte, è stato arrestato stamani 20 dicembre con l’accusa di voto di scambio politico-mafioso. Le vicende che lo coinvolgono riguarderebbero le ultime elezioni regionali: in pratica, secondo le accuse della magistratura, Rosso avrebbe chiesto voti alla ‘ndrangheta.
Le infiltrazioni delle mafie nel Nord
Famiglie della mafia calabrese sono radicate da molti anni in Piemonte e in altre aree del Centro Nord, come la Lombardia e l’Emilia. A lungo parlamentare di Forza Italia (a inizio anni ’90 fu candidato sindaco di Torino) Rosso milita adesso in Fratelli d’Italia. Proprio la leader del partito di destra, Giorgia Meloni, appresa la notizia è immediatamente intervenuta.
L’intervento di Giorgia Meloni
“Roberto Rosso ha aderito a Fratelli d’Italia da poco più di un anno. Apprendiamo che stamattina è stato arrestato con l’accusa più infamante di tutte: voto di scambio politico-mafioso – afferma la leader di FdI -. Mi viene il voltastomaco. Mi auguro dal profondo del cuore che dimostri la sua innocenza, ma annuncio fin da ora che Fratelli d’Italia si costituirà parte civile nell’eventuale processo a suo carico. Ovviamente, fin quando questa vicenda non sarà chiarita, Rosso è da considerarsi ufficialmente fuori da FdI“.
L’operazione della Finanza di Torino
Dalle prime luci dell’alba di oggi 20 dicembre la Guardia di finanza di Torino sta eseguendo altre sette ordinanze di custodia cautelare in carcere oltre a quella per Roberto Rosso. A chiederle la Direzione distrettuale antimafia torinese. I finanzieri hanno posto sotto sequestro beni riconducibili a provenienza illecita su varie zone territorio nazionale. Immobili e non, riconducibili a persone legate alla ‘ndrangheta e radicate nel territorio di Carmagnola ma operanti a Torino. Tra le condotte illecite, oltre all’associazione per delinquere di stampo mafioso e reati fiscali per 16 milioni di euro, è stato contestato anche il reato di scambio elettorale politico-mafioso.