Musica

Alessandra Amoroso Day, la confessione: “Avevo rinunciato a cantare”

L’Alessandra Amoroso Day è stata una lunga festa per i dieci anni di carriera della cantante, che ha festeggiato con una serata su Italia 1 totalmente dedicata a lei. Un onore che non tutti possono vantare. Lo show ha regalato un vero e proprio concerto della cantante salentina, che si è ovviamente raccontata con aneddoti, storie, debolezze, paure, sogni.

La cantante, infatti, parla con umiltà dei suoi inizi, dove non avrebbe mai immaginato di avere una serata a sé dedicata, o anche semplicemente di poter salire su un palco a fare ciò che amava:

Per me è un sogno. Da piccola cantavo al karaoke, usavo il Cantatù. Poi sono cresciuta e ho messo da parte la passione: ho fatto la commessa, l’animatrice turistica, ho lavorato in un’agenzia immobiliare. La verità è che non ho mai pensato che il mio amore per la musica sarebbe mai potuto diventare davvero il mio lavoro, ci avevo rinunciato.

La sua rischiava quindi di essere una carriera mancata, quindi, se non fosse stato per due mentori al femminile che l’hanno spronata a diventare ciò che è ora. La prima è stata sua madre, che l’ha incoraggiata a provare la strada di Amici:

La prima persona che ha creduto in me è stata mia mamma che mi ha accompagnato al primo provino di Amici, viaggiando da Lecce a Roma. Mi ricordo che arrivammo agli studi alle 6 del mattino e c’erano tantissime persone in fila. Il mio turno, dopo ore di attesa è arrivato alle tre del pomeriggio. Mi ricordo che c’erano tutte queste ragazze con i tacchi, truccatissime. Io invece ero lì con un paio di pantaloni e una magliettaccia gialla che mi sbatteva. Ho fatto il provino vergognandomi tantissimo, ma alla fine è andata bene.

La seconda, ovviamente, Maria De Filippi, una seconda madre d’arte:

È stata ed è tuttora per me una mamma. Mi ha sempre incoraggiata sin dall’inizio e lo fa tuttora.

La dedica più bella, è quella però fatta ai fan, da cui Alessandra si è sempre sentita capita e compresa e che considera una famiglia a cui deve moltissimo. Forse tutto:

Non ce la faccio a pensare a loro come semplici fan. Con loro ho sentito un abbraccio famigliare, ho trovato persone che si preoccupavano della mia persona. Io sarei niente senza di loro: hanno fatto sì che io fossi quella che sono oggi. Con loro ci sosteniamo, ci confrontiamo, discutiamo. Io sono grata a loro ogni giorno, io sono qui per loro e sono contenta quando mi scrivono delle loro vite. Ci sono ragazzi e ragazze che mi seguono da tanti anni e nel frattempo sono cresciuti, si sono sposati, hanno fatto figli: mi sento loro amica, loro sorella. Mi piace l’idea di essere la colonna sonora dei loro amori, dei loro matrimoni, perché è come se fossi lì con loro. Mi piace anche quando mi scrivono i genitori: è come fossi loro figlia, o le nonne, mi sento come loro nipote.

Una riconoscenza viscerale, che fa dell’Amoroso una cantante umile, consapevole e grata, che sa che il pubblico è il vero sostegno dietro un artista:

 Questo palco è mio come vostro. Grazie a tutti voi, perché se sono qui a cantare la mia vita è solo merito vostro.

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