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Benvenuti in Italia, il Paese delle famiglie composte da single

Le famiglie italiane sono sempre più numerose. Ma, al tempo stesso, sempre più “ristrette”. Lo rivelano i dati Istat resi noti oggi 30 dicembre. “Le famiglie, 25 milioni e 700 mila, sono sempre più numerose e sempre più piccole” è scritto nell’Annuario dell’Istituto nazionale di statistica, riporta online l’Ansa.

“Il numero medio di componenti è passato da 2,7 (media 1997-1998) – spiegano i ricercatori Istat – a 2,3 (media 2017-2018). Soprattutto per l’aumento delle famiglie unipersonali che in venti anni sono cresciute di oltre 10 punti. Dal 21,5% nel 1997-98 al 33,0% nel 2017-2018, ovvero un terzo del totale delle famiglie“, spiega l’Istituto.

Nel 2018 continua il calo delle nascite – precisa inoltre l’Annuario -. I nati vivi, che nel 2017 erano 458.151, nel 2018 passano a 439.747, nuovo minimo storico dall’Unità d’Italia”. Sempre nel 2018, sottolinea, “il numero dei decessi diminuisce e raggiunge le 633.133 unità”.

La speranza di vita media alla nascita “riprende ad aumentare attestandosi su 80,8 anni per i maschi e 85,2 per le femmine nel 2018”. Tutto ciò rende “l’Italia uno dei Paesi più vecchi al mondo. Con 173,1 persone con 65 anni e oltre ogni cento persone con meno di 15 anni al primo gennaio 2019″.

“L’Italia è ancora lontana da un’ampia diffusione del modello basato sul pasto veloce consumato fuori casa. I dati relativi al 2018 evidenziano che il pranzo costituisce, infatti, ancora nella gran parte dei casi il pasto principale (66,8% della popolazione di 3 anni e più) e molto spesso è consumato a casa (71,9%). Ciò permette una scelta degli alimenti e una composizione dei cibi e degli ingredienti più attente rispetto ai pasti consumati fuori casa”.

I detenuti presenti nelle strutture penitenziarie per adulti alla fine del 2018 sono 59.655, in aumento rispetto al 2017 (+3,6%). Dopo un deciso calo (-23,2% nel periodo 2010-2015) delle presenze in carcere, anche a seguito di una serie di misure normative poste in atto allo scopo di ridurre il ricorso alla detenzione dietro le sbarre, si nota dunque un preoccupante segno di ripresa (+16% tra la fine del 2015 e il 30 giugno 2019)”. Lo rileva ancora l’Istat. L’indice di affollamento delle carceri risulta pari a 117,9 alla fine del 2018 (e sale a 119,9 al 30 giugno 2019).

In Italia aumenta il numero degli anziani e ci sono sempre meno nuovi nati

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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