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Australia devastata dalle fiamme: morto un pompiere, 100 mila evacuati a Melbourne [VIDEO]

Un pompiere volontario è morto e altri due sono rimasti feriti nello Stato australiano del Nuovo Galles del Sud. Stavano cercando di domare uno dei numerosi incendi che stanno progressivamente devastando il Paese da quattro mesi. Si calcola che siano andati in fumo già oltre 3 milioni di ettari di vegetazione in tutta l’Australia. Il video che vi mostriamo è tratto dall’account Twitter della fotografa naturalista Veronique Derouet (@vederouet).

I cambiamenti climatici

In ognuno degli Stati del sesto Paese del mondo per estensione, riporta la Bbc, le temperature massime hanno superato i 40 gradi centigradi. L’origine dei roghi sarebbe perlopiù legate agli effetti dei cambiamenti climatici. Caldo feroce e venti fortissimi sono alcune delle cause scatenanti.

La cause dirette dei roghi

In sostanza, come sottolinea sul sito dell’Università di Padova (ilbolive.unipd.it) Francesca Buoninconti, da molte settimane si verificano incendi scoppiati per tralicci della corrente caduti per i venti che soffiavano a oltre 100 km/h; roghi causati dall’estrema siccità e venti caldi (come avviene stagionalmente in Australia). Ma non mancano purtroppo incendi attribuibili a errori umani, o, addirittura, dolosi. Un volontario dei vigili del fuoco sarà processato per aver appiccato più incendi.

Dramma nello Stato di Victoria

La situazione peggiore si registra nello Stato di Victoria e in particolare a Melbourne. Le autorità hanno infatti disposto l’evacuazione di circa 100.000 persone dai quartieri periferici della città. Altre 30.000 persone hanno dovuto lasciare le proprie case da East Gippsland, una regione del Victoria molto frequentata da turisti. Da settembre scorso le fiamme hanno ucciso dieci persone, tra cui due pompieri volontari.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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