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Gennaio. Quali mostre e fiere vedere nel primo mese dell’anno

Gennaio: il freddo e la neve sicuramente non mancheranno, ma non mancheranno nemmeno gli eventi d’arte a rendere quest’inverno più interessante che mai. Come di consueto, VelvetMag ha il piacere di proporvi una piccola selezione di fiere e mostre da vedere in Italia e all’estero…

Immagine dell’edizione 2019 © Arte Fiera

ARTE FIERA A BOLOGNA

Arte Fiera è una delle maggiori fiere d’arte moderna e contemporanea del Paese. Si terrà a Bologna dal 24 al 26 gennaio 2020 sotto la direzione artistica di Simone Menegoi, alla guida della manifestazione artistica per il secondo anno. Alla Main Section si affiancheranno tre sezioni su invito: Pittura XXI – che punterà l’attenzione sulla pittura, a cura di Davide Ferri – Focus – che prenderà in considerazione l’arte della prima metà del XX secolo e i Post-War Masters, a cura di Laura Cherubini – e Fotografia e immagini in movimento – una vetrina dedicata a video e fotografia, a cura della piattaforma curatoriale Fantom. Quest’anno sono tornate ad esporre alcune importanti gallerie, tra cui la Galleria d’Arte Maggiore G.A.M. di Bologna e The Gallery Apart di Roma. Maggiori informazioni e biglietti al sito http://www.artefiera.it/home/776.html

BOOMing CONTEMPORARY ART SHOW A BOLOGNA

L’Art week 2020 bolognese si prepara a ospitare una nuova fiera di arte contemporanea dedicata agli artisti emergenti, esplosioni creative generatrici di cambiamento. L’appuntamento è dal 23 al 26 gennaio negli spazi rigenerati di DumBO, ex scalo ferroviario della città restituito a nuova vita. BOOMing Contemporary Art Show nasce sotto la direzione artistica della critica e curatrice Simona Gavioli. L’edizione 2020 sarà dedicata alle tematiche ambientali. BOOMing Contemporary Art Show rivolge la sua attenzione a gallerie, associazioni e spazi di ricerca che mostrano particolare sensibilità nella selezione degli artisti, individuati in base a una compatibilità non solo estetica o funzionale al mercato. www.boomcontemporaryart.com

BOLOGNA ESTERNI DUMBO PER OPENGROUP. Foto di ALESSANDRO RUGGERI

ARTGENEVE A GINEVRA

Non solo auto a Ginevra. Dal 30 gennaio al 2 febbraio 2020 torna artgenève, il salone d’arte che riunirà circa 90 gallerie internazionali. Tante le collaterali interessanti. Oltre alle istituzioni regionali come Mamco Geneva e Platform 10 recentemente inaugurate a Losanna, artgenève avrà l’onore di ospitare ICA Milano, la Royal Academy of Arts di Londra con una vasta installazione originale di Michael Craig-Martin, Le Consortium di Dijon, la Ringier Collection di Zurigo con un’installazione galleggiante dell’artista Urs Fischer e una mostra monografica di David Shrigley offerta da una grande collezione di Ginevra. Infine, la seconda edizione della mostra get a nerve si svolgerà in parallelo con artgenève presso Villa Sarasin, accanto alle sale Palexpo.

Ubaldo Oppi, L’adriatico (1926), Vicenza, Accademia Olimpica

VICENZA

Ritratto di donna. Il sogno degli anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi è il titolo della collettiva a cura di Stefania Portinari che sarà visitabile fino al 13 aprile 2020 nella Basilica palladiana di Vicenza. Il tema centrale della mostra è la donna degli anni Venti e tutto il suo universo: l’amicizia femminile, il sogno, il doppio riflesso nello specchio, il rapporto tra pittore e modella. Di queste signore alcuni artisti dell’epoca ne hanno fornito una rappresentazione nuova, all’insegna della “classicità moderna”; tra loro Felice Casorati, Mario Sironi, Antonio Donghi, Achille Funi, Piero Marussig, Mario Cavaglieri, Guido Cadorin, Massimo Campigli e Ubaldo Oppi: tutti artisti di cui è possibile trovare almeno un esemplare pittorico in esposizione.

Wassily Kandinsky, Noeud rouge, 1936, olio su tela, cm 89 x 116. Saint-Paul-de-Vence, Fondation Marguerite et Aimé Maeght © Claude Germain – Archives Fondation Maeght (France)

VERONA

Rimaniamo in ambito veneto e segnaliamo Il tempo di Giacometti, da Chagall a Kandinsky. Capolavori dalla Fondazione Maeght, una mostra organizzata da Linea d’ombra e curata da Marco Goldin aperta fino al 5 aprile 2020 al Palazzo della Gran Guardia di Verona. Un centinaio di opere tra sculture, dipinti e disegni, nel terreno del più alto Novecento internazionale, avendo Parigi quale centro. Una vera e propria monografica dedicata ad Alberto Giacometti, con oltre settanta opere, unitamente ad altri artisti che gravitavano nella Parigi soprattutto degli anni tra le due guerre ma anche nei due decenni successivi, da Kandinsky a Braque, da Chagall a Miró, con un’ulteriore ventina di dipinti celebri, spesso di grande formato. www.lineadombra.it

Anna Marongiu Ph. Pierluigi Dessì – Confini visivi Courtesy MAN

NUORO

In gennaio si potrà visitare anche la personale dedicata ad Anna Marongiu (Cagliari 1907 – Ostia 1941), aperta fino al primo marzo 2020 al Museo MAN di Nuoro. Il curatore Luigi Fassi ha pensato ad un percorso espositivo che si sviluppa attorno tre cicli di illustrazioni dedicati a capolavori della letteratura realizzati da Marongiu tra il 1926 e il 1930: la serie completa delle tavole di Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare (1930), le illustrazioni de I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni (1926) e le tavole de Il Circolo Pickwick di Charles Dickens (1929). Quest’ultimo lavoro, composto da 262 tavole realizzate a inchiostro e acquerello, costituisce il cuore di una retrospettiva davvero da non perdere.

Animalier Veduta della mostra “Zhanna Kadyrova Animalier per Arte – impresa – territorio”, Villa Pacchiani Centro Espositivo, Santa Croce sull’Arno, 2019 Ph. Dyachenko Nataliia

 

SANTA CROCE SULL’ARNO (PISA)

Per tutti gli appassionati d’arte contemporanea, a Santa Croce sull’Arno (Pisa) “va in scena” Zhanna Kadyrova (1981, Brovary), un’artista ucraina a cui è dedicata Animalier, una mostra a cura di Ilaria Mariotti che rimarrà aperta fino al 16 febbraio 2020 a Villa Pacchiani. Zhanna Kadyrova si è imposta negli ultimi dieci anni all’attenzione del pubblico e della critica muovendosi sui fronti del video, della performance, della scultura e dell’installazione. Il suo lavoro sposta stili e linguaggi da un contesto all’altro e mette in discussione il ruolo dello spettatore. Animalier presenta opere inedite realizzate appositamente per il progetto. La mostra si incentra sulla nostra capacità di adattarci alle condizioni del presente, sulla continua necessità dell’uomo di poter ripensare materiali che sono in via di esaurimento, ma che sono necessari o desiderabili.

COSENZA

Fino al 23 febbraio 2020, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) ospita La Materia della Memoria, un’antologica dedicata al Maestro Giorgio Celiberti (Udine, 1929), protagonista di quella stagione artistica che fu la seconda metà del Novecento. Le imponenti sale del Piano Nobile del settecentesco Palazzo Sanseverino-Falcone, sede del museo, ospitano un percorso antologico del Maestro friulano, a cura dello storico e critico d’arte Anselmo Villata. Attraverso una collezione di opere scultoree e pittoriche, frutto di sperimentazione costante e dell’utilizzo di numerosi supporti e materiali, la mostra indaga le vicende umane ripercorrendone la storia, senza tralasciarne le vicende più oscure e atroci, come le vite spezzate nei campi di prigionia nazisti. www.museomaca.it

Giorgio Celiberti, Sottovoce, 2010, affresco su tavola, cm 68×69,5

SIENA

Il 5 marzo 2020 sarà l’ultimo giorno per visitare PaginEchaurren, la mostra ospitata a Santa Maria della Scala di Siena nella Biblioteca e Fototeca Giuliano Briganti. L’esposizione racchiude una selezione di opere di Pablo Echaurren, nato nel 1951 a Roma, città dove vive e lavora. Sono oltre quaranta gli elaborati su carta presentati, scelti in un arco temporale che va dagli anni Settanta ad oggi, fra le microstorie degli esordi ad acquerello, china, inchiostro, affiancati da originali collage. In esposizione anche una selezione della vasta produzione di Echaurren come illustratore di copertine per riviste storiche e di racconti d’autore a fumetti, fino ai recenti libri di creazione.

Illustrazione per “Carta”, dedicata a Luigi Veronelli, 2004, inchiostro e acquerello su carta, 33 x 24 cm, collezione privata

Manuela Valentini

Arte&Cultura

Manuela Valentini lavora tra Roma e Bologna. Laureata in Storia dell’Arte Contemporanea all’Università di Bologna, è curatrice indipendente di mostre d’arte contemporanea in Italia e all’estero. Tra i vari progetti realizzati, si ricorda New Future – una collettiva promossa da Visioni Future, MAMbo e BJCEM – durante la quale sono stati presentati i lavori di tredici artisti visivi selezionati al W.E.Y.A World Event Young Artist di Nottingham. Ha inoltre curato un focus a proposito dell’arte giovane italiana in occasione di Mediterranea 16, la sedicesima edizione della Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo. Infine, nel 2014 ha portato un’installazione di Marcos Lutyens in esposizione al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Iscritta all’ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, si è occupata di due rubriche (Ritratto del curatore da giovane e L’altra metà dell’arte) per Exibart – per cui continua a scrivere – ma l’esordio in ambito giornalistico è avvenuto nel 2010 sulle pagine culturali de Il Resto del Carlino.

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