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Meteo dell’Epifania, cambia tutto: arriva un’ondata di freddo polare

Arriverà un’ondata di aria nettamente più fredda ma senza grandi nevicate. Lo scenario metereologico per l’Epifania 2020 si attesta in linea di massima su queste previsioni. Gli esperti confermano dunque l’arrivo di correnti polari ma non danno spazio a ipotesi di precipitazioni. Sarà comunque una Befana gelida in molte regioni italiane.

IlMeteo.it spiega che il campo anticiclonico, che ha assicurato tempo stabile durante larga parte delle festività, sta mutando. Irrompono venti freddi. Dal canto suo il sito 3bmeteo.com sottolinea che “sarà un passaggio di correnti artiche scandinave molto veloce che evolverà rapidamente verso la Grecia e la Turchia”. Ma che “avrà le sue conseguenze soprattutto in termini di temperature, che scenderanno di diversi gradi”.

Sabato 4 gennaio – riporta online ilMeteo.it -, sara una giornata con pochissime precipitazioni, attese soltanto tra Liguria e Toscana. In serata sulle coste campane e calabresi tirreniche. Bel tempo sul resto d’Italia con nebbie locali in pianura padana. Dalle prime ore di domenica 5 gennaio arriveranno invece venti gelidi di origine polare che colpiranno principalmente il medio Adriatico e il Sud.

Il tempo peggiorerà su Abruzzo, Molise, Calabria meridionale e Sicilia settentrionale con qualche rovescio o locale temporale. La neve potrà cadere a quote collinari sugli Appennini, ma sarà davvero occasionale. Sereno altrove ma le temperature scenderanno anche sensibilmente al Sud e sul medio Adriatico.

Secondo ilmeteo.it lunedì 6 gennaio, giorno dell’Epifania, sarà infine “una giornata molto fredda”. Caratterizzata da venti settentrionali che “soffieranno ancora moderati o forti sul basso Adriatico e al Sud. Il tempo risulterà prevalentemente soleggiato”. Infine, temperature molto fredde al Sud con valori sotto la media del periodo di 5-7 gradi. E nel corso della notte non mancheranno gelate e brina sia al Nord che al Centro-Sud.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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