Se Greta ha portato l’iniziativa green dalla parte dei giovani, anche nella musica si respira un’aria piacevolmente eco-friendly. Sono stati molti infatti i cantanti che hanno adottato una coscienza ecosostenibile nell’ambito delle iniziative musicali, dai packaging dei dischi ai concerti stessi. Andiamo a vedere chi è stato e quali strategie ha adottato.

Coldplay

La band del decennio capitanata da Chris Martin ha fatto una scelta sicuramente coraggiosa, dando l’input più grande, specie per il rischio economico verso sé stessi. Hanno comunicato la decisione di interrompere completamente i tour fino a che non si troverà una modalità meno impattante sull’ambiente per rappresentarli. Vogliamo ascoltare i Coldplay? Chissà che qualche scienziato fanatico non si ingegni per riportarli in pista.

Jovanotti

Il Jovabeach Party, nonostante le critiche riguardanti il fatto dei giovani lavoratori non pagati, sul punto di vista ambientale merita un plauso: Jova ha siglato un patto col WWF per le 17 spiagge dove si è esibito. L’obiettivo, più o meno mantenuto, era quello di lasciarle più pulite di come erano state trovate.

Marco Mengoni

Altro cantante green è Marco Mengoni, rappresentante della campagna Planet or Plastic? del National Geographic. La vera chicca è però il packaging del suo nuovo disco, fatto in cartone naturale biodegradabile in due mesi. C’è la plastica, però. Assolutamente no: è stata infatti sostituita con la fibra di mais; praticamente le buste dell’umido. Anche nel suo tour ha scelto di usare materiali monouso biodegradabili, esattamente come ha fatto anche Drake, che ha anche scelto il bus per viaggiare in biodiesel.

Piero Pelù

L’ex cantante dei Liftiba ha cavalcato l’onda di Greta, inserendo una parte del suo discorso dentro la sua canzone di ritorno da solista, Picnic all’Inferno. La scelta intelligente gli ha permesso di firmare una “sorta di duetto” insieme alla giovanissima attivista.

 

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