Un pianeta con caratteristiche simili alla Terra. Questa la scoperta scientifica che un gruppo di scienziati statunitensi e italiani ha effettuato in America grazie al nuovo “cacciatore di pianeti” Tess, della Nasa. Si tratta del Transiting Exoplanet Survey Satellite: un potentissimo telescopio spaziale lanciato in orbita nel 2018. Il maxi telescopio è  in grado di individuare i pianeti osservando cali nella luminosità della stella causati dal loro passaggio.

Tess ha consentito di arrivare a scorgere con sufficiente nettezza un “fratello” del nostro pianeta. Si trova nella cosiddetta zona abitabile della sua stella. Ossia alla distanza ideale per avere acqua liquida in superficie. Si chiama TOI 700 d, è distante 100 anni luce da noi. Occorrerebbero, cioè, cento anni di viaggio ininterrotto alla velocità della luce (300 mila chilometri al secondo) per raggiungerlo.

Il risultato è emerso a Honolulu, nel convegno della Società Astronomica Americana. Lo ha annunciato il gruppo dell’università di Chicago guidato da Emily Gilbert. Alla ricerca partecipano gli italiani Giovanni Covone, astrofisico dell’università Federico II di Napoli e associato dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). E Luca Cacciapuoti, sempre della Federico II.

“Questo risultato è molto importante per Tess perché è il primo pianeta simile alla Terra scoperto da questo telescopio spaziale”, ha detto Covone all’Ansa. Il prossimo passo, ha aggiunto, sarà verificare se il pianeta ha un’atmosfera e la sua composizione chimica. “Cercheremo soprattutto tracce di ossigeno e acqua, prime indicazioni importanti dell’eventuale presenza di forme di vita”, ha osservato l’esperto.

Intorno alla stella TOI 700, che è una nana rossa la cui massa è circa la metà di quella del Sole, Tess ha scoperto tre pianeti. Di questi il più affascinante è TOI 700 d, che ha una massa del 20% maggiore di quella della Terra. Ha inoltre un anno lungo 37 giorni e temperature miti in superficie perché riceve dalla sua stella l’86% dell’energia che la Terra riceve dal Sole. Altra caratteristica che lo rende simile alla Terra è la tranquillità della sua stella, che in 11 mesi di osservazioni non ha mostrato segni di eruzioni.

Il pianeta rivolge sempre la stessa faccia alla sua stella. Questo potrebbe non essere un limite per la sua capacità di ospitare la vita. Tuttavia, rileva Covone, “bisogna vedere che tipo di vita si potrebbe formare su un pianeta senza l’alternanza di giorno e notte. Per questo TOI 700 d sarà un bel laboratorio per l’astrobiologia”.