Un giovane operaio di 26 anni è morto in un incidente sul lavoro in Piemonte a Pallanzeno, alle porte di Domodossola (Verbania-Cusio-Ossola). La tragedia è avvenuta nella notte fra ieri e oggi 11 gennaio, all’interno di una ditta che si occupa della produzione dell’acciaio. Lo riporta l’Ansa.

Il giovane, che era residente a Pieve Vergonte, secondo le prime informazioni avrebbe perso la vita schiacciato da alcune putrelle di ferro (travi metalliche sagomate a doppio T, usate per i solai). Materiale che stava scaricando da un camion. Sul posto sono intervenuti, con i sanitari del 118, i carabinieri e i tecnici dello Spresal (Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro).

Secondo i dati riportati dal Fatto Quotidiano, in un articolo di Stefano Galeotti dello scorso settembre, da gennaio a luglio del 2019, in Italia, 599 persone sono morte mentre si trovavano sul posto di lavoro. L’ultimo rapporto Inail (Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro), dell’agosto 2019, asserisce che le vittime nei primi sette mesi dello scorso anno sono state 12 in più rispetto allo stesso periodo del 2018.

Sono dati da considerare al ribasso. Non rientrano infatti in questo conteggio i milioni di lavoratori di categorie non coperte da assicurazione Inail. Fra essi i vigili del fuoco. L’analisi dell’Inail mostra inoltre come sia stata l’agricoltura – nel corso del 2019 – il settore che ha visto aumentare più di tutti il numero di denunce nel 2019. Una crescita di +22 casi (da 56 a 78) a fronte di 10 casi in meno nell’industria e servizi (da 522 a 512). Ad aumentare, pur rimanendo molto basse, sono anche le denunce di infortuni mortali per lavoratori comunitari (da 29 a 40) ed extracomunitari (da 64 a 71), mentre tra gli italiani si registrano sei casi in meno.