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Firenze, suore a rischio di sfratto si barricano nel convento

Sale alle cronache nazionali una vicenda che riguarda un monastero femminile in Mugello, la montagna fiorentina. A Marradi nel monastero di clausura domenicano della Santissima Annunziata sono rimaste soltanto quattro suore. Le gerarchie ecclesiastiche hanno stabilito un trasferimento delle monache in una struttura più piccola ma non riescono a convincerle.

Si tratta di tre done anziane e di una novizia più giovane: sono tutte fermamente intenzionate a non lasciare la loro casa. E sono, per così dire, pronte alla lotta. Solidale con loro c’è una cospicua parte degli abitanti di Marradi, tra cui Paolo Bassetti. Ossia l’ex sindaco nonché cugino di Gualtiero Bassetti, il cardinale presidente della Conferenza episcopale italiana. L’ex sindaco Bassetti è fra coloro che venerdì 10 gennaio si sono recati al convento “per evitare un trasloco forzato delle religiose”.

È infatti accaduto, come riportano alcuni siti e conferma lo stesso Basetti, che dopo un tentativo a dicembre scorso, venerdì al convento si siano presentati, senza alcun preavviso, tre religiosi. Fra essi due suore, con l’obiettivo di convincere le monache a lasciare il convento. Le religiose non hanno aperto a nessuno e alcuni abitanti da loro avvertiti si sono recati a sostenerle, nel caso ce ne fosse stato bisogno.

“Da tempo – spiega Paolo Bassetti che è poi arrivato al convento quando i tre visitatori si erano già allontanati – ci stiamo adoperando per evitare che le suore debbano lasciare il monastero come vorrebbe il loro ordine da Roma. A tal fine eravamo anche riusciti ad aggregarlo al monastero domenicano di Castel Bolognese, in provincia di Ravenna. Ma quell’affiliazione, concessa a dicembre 2018, è stata poi revocata il 21 maggio scorso senza che fosse mai effettiva”.

Se dovessero ritornare di nuovo alla carica non farebbero una gran figura – spiega sempre Bassetti -. Ma poi che noia danno le nostre suore? Si mantengono da sole, con le loro pensioni e non chiedono nulla, riescono a far concelebrare la messa e sono sempre disponibili. Noi vogliamo che rimangano nel convento che fra l’altro ci ‘appartiene’: furono le famiglie locali a farlo costruire 400 anni fa. E comunque vada c’è la necessità di trovare una soluzione condivisa”.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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