E’ appena terminata la settimana della moda di Milano, ma le presentazioni delle collezioni maschili non si fermano, poiché a seguire prende il via subito la Parigi Fashion Week, dal 14 al 19 gennaio 2020. Questo è l’ultimo appuntamento di gennaio dedicato alla scoperta delle nuove collezioni maschili autunno/inverno 2020/2021. Tra i grandi nomi presenti alle sfilate presso La Ville Lumiere troviamo: Louis Vuitton, Dior Homme, Raf Simons, Jw Anderson e Valentino.
Valentino sì al cappotto e al romanticismo in passerella
Valentino, come sempre, non delude le aspettative. Alla giuda del timone della maison troviamo ancora una volta Pierpaolo Piccioli. Lo stilista romano mixa abilmente la visione moderna ai punti di riferimento classici del brand, al fine di creare una collezione autunno/inverno 2020/2021 di grande eleganza. Ed ecco qui che appaiono in passerella i cappotti, punto fermo dello stile classico e senza tempo di Valentino, che vengono però declinati in chiave contemporanea grazie ai decori presenti. Durante lo show si esibisce live FKA Twings, popolare cantautrice e ballerina inglese, fidanzata fino al 2017 del bellissimo Robert Pattinson, indimenticabile “vampiro” della saga di Twilight.
(Valentino official web site)
L’evoluzione del romanticismo, le parole di Pierpaolo Piccioli
Piccioli, infatti, gioca molto sulla chiave del romanticismo, visto nell’ottica moderna e dichiara:
“Il significato del romanticismo, oggi, è mutato. Lo è in particolare per gli uomini, che si sono evoluti da modelli imposti per quel che riguarda il loro apparire e il loro sentire”.
Ed è ecco qui, infatti, che l’uomo contemporaneo si sente a suo agio nell’ indossare cappotti cammello, con un maxi garofano arancio sulla tasca laterale o anche camicie bianche con al centro sempre fantasie floreali. Il maschio metropolitano incede con naturalezza, consapevole che non è più un tabù, ai giorni nostri, vestirsi di romanticismo e di freschezza. Sulle maglie e sulle giacche compaiono le scritte di carattere maxi che recitano: “need need”, “bad lover”, “good lover“. Frasi semplici, ad effetto, che vogliono richiamare l’attenzione verso l’interiorità dell’individuo. Il nostro lui tiene in mano marsupi iconici con la maxi “V” o borse rigide, alleate fedeli nella vita di tutti i giorni. La sartorialità comunque rimane come base e come punto cardine di tutta la collezione. Una lezione di moda che solo i grandi atelier riescono ancora a proporre al pubblico.
(Valentino official web site)
I colori della sfilata: base classica intermezzata dall’arancio
Incedono in passerella, timidamente, anche i cappotti arancio abbinati ai pantaloni stretti grigi o alle maglie sempre di colore arancio, adagiate sui pantaloni e sui cappotti neri. La palette di colori vira dal grigio scuro al nero, al bianco, al marrone e al cammello. Colori tradizionali e classici per affrontare al meglio il rigido inverno in città. Lo sportwear è declinato con pochissime uscite, composte da un parka, che viene proposto in corto ed in lungo. Appare anche un piumino, con cappuccio, e le sneakers, che ormai sono diventate un must have tra gli appassionati della maison.