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Nel mondo duemila Paperoni ricchi come 4,6 miliardi di uomini

Nel mondo 2.153 persone possiedono più ricchezze di 4,6 miliardi di altri esseri umani (sulla Terra siamo circa oltre 7 miliardi). Sono i cosiddetti “Paperoni” mondiali della lista stilata dalla rivista americana Forbes nel 2019. Il dato però è fornito da Oxfam, come riporta online sull’Ansa Domenico Conti.

“Metà degli umani non ha l’1% della ricchezza”

La Oxford Committee for Famine Relief – questo il nome per esteso della Oxfam – è una confederazione internazionale di organizzazioni non profit che si dedicano alla riduzione della povertà globale. Promuovono progetti di sviluppo e distribuiscono aiuti umanitari. Ne fanno parte 18 organizzazioni di paesi diversi che collaborano con quasi 3.000 partner locali in oltre 90 nazioni. Secondo Oxfam “la quota di ricchezza della metà più povera dell’umanità – circa 3,8 miliardi di persone -, non sfiora nemmeno l’1%” del totale. L’affermazione è contenuta nel rapporto Time to Care, reso noto alla vigilia del World Economic Forum di Davos, Svizzera (21-24 gennaio).

Italia, paese fermo

La forte diseguaglianza economica e sociale c’è anche in Italia. A metà dello scorso anno, il 2019, la quota di ricchezza in possesso dell’1% degli italiani più ricchi superava la quota di ricchezza in possesso del 70% degli italiani più poveri. Un “Paese bloccato”, come lo disegna Oxfam. L’ascensore sociale è fermo. “Ci vorrebbero – scrive Oxfam – cinque generazioni per i discendenti del 10% più povero per arrivare a percepire il reddito medio nazionale”. È così che “le diseguaglianze si perpetuano” da una generazione all’altra. Oxfam rinnova quindi il suo appello: “Solo politiche veramente mirate a combattere le disuguaglianze potranno correggere il divario enorme che c’è fra ricchi e poveri. Tuttavia, solo pochissimi governi sembrano avere l’intenzione di affrontare il tema”, dice Elisa Bacciotti, direttrice delle campagne di Oxfam Italia, citata dall’Ansa.

Le disuguaglianze stanno aumentando

Nel mondo, Italia compresa, le disuguaglianze che continuano a crescere. Della ricchezza globale creata in un anno il 58% – cioè in sostanza i due terzi – è andato all’1% più ricco. Non solo. Gli uomini, nel 2018, possedevano “il 50% di ricchezza in più rispetto a quella posseduta dalle donne”. Spesso ancora relegate all’accudimento di figli o familiari e in tal modo emarginate dal mercato del lavoro. In Italia, ancora nel 2018 la quota delle donne che non avevano mai lavorato, per prendersi cura dei figli, era pari all’11,1%. La media in Europa è del 3,7%. Pesa inoltre l’abbandono scolastico. “Nel confronto europeo, nel 2018 – sostiene Oxfam -, l’Italia si trovava in quart’ultima posizione” per l’incidenza degli abbandoni scolastici che condizionano le opportunità di benessere.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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